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Borsa: tonfo Bpm, bene Unicredit

Piazza Affari poco mossa, più deboli gli altri listini europei – A Milano Leonardo in rialzo sui colloqui per Mbda – Salgono Generali e la scuderia Unipol – Avvio fiacco per il Btp Italia.

Borsa: tonfo Bpm, bene Unicredit

Piazza Affari arretra, ma meno delle altre Borse dopo il dato dell’inflazione di settembre che nell’area euro si è attestata allo 0,4%, in aumento rispetto allo 0,2% di agosto. Nel Vecchio Continente prevale la prudenza, dopo le indicazioni in arrivo dalla Fed ed in vista del direttorio della Bce.

A Milano l’indice Ftse Mib perde lo 0,08% a metà giornata, attorno a quota 16,580. Ribassi nell’ordine dello 0,4-0,5% a Parigi, Francoforte e Madrid. Londra cede lo 0,8%.

Il cambio euro/dollaro è poco mosso a 1,09897. Oggi sono attesi in America i dati sulla produzione industriale di settembre (atteso +0,2% su agosto). 

Sul fronte obbligazionario il tasso del decennale tedesco è salito sui massimi dal 24 giugno allo 0,093%, sulla scia dei titoli del Tesoro Usa che risentono delle attese di una stretta monetaria Usa.

Il rendimento del Btp decennale al momento sale all’1,43%, in attesa dell’andamento della sottoscrizione di Btp Italia. Le prime indicazioni parlano di una richiesta fiacca da parte dei sottoscrittori retail.

Dopo lo slancio iniziale, si è scatenata una pioggia di vendite su Pop.Milano (-4,7%) a seguito del matrimonio con Banco Popolare (-0,5% dall’iniziale +4%). Con l’integrazione tra i due istituti nasce il terzo gruppo bancario in Italia, dopo Intesa Sanpaolo e Unicredit, con asset complessivi di oltre 170 miliardi e una capitalizzazione di mercato di circa 4 miliardi, una quota di mercato a livello nazionale dell’8,2%, primo in Lombardia con oltre il 15%. 

Unicredit resta positiva e guadagna l’1,99%. Secondo il Wall Street Journal, la Banca italiana avrebbe fissato i paletti per la cessione di circa il 30% di Bank Pekao al gruppo assicurativo polacco Pzu, controllato dallo Stato. Pzu pagherebbe circa 11 miliardi di zloty, pari a circa 2,55 miliardi di euro, mentre Unicredit manterrebbe una quota di circa il 10% nella Banca.

Intesa +0,2%, Pop.Emilia +2,1%. Monte Paschi avanza dello 0,8%. Al consiglio è arrivata il 13 ottobre una nuova-proposta di Corrado Passera e il Cda ha dato mandato al Ceo Marco Morelli di approfondirla.

Tra le assicurazioni sale Generali (+2%), Unipol +0,9%, UnipolSai +2,4%. Brent invariato a 51,9 dollari al barile (-0,1%). Petroliferi in calo: Eni -0,8%, Saipem -0,6%.

Avanza Telecom Italia (+0,5%), promossa da Barclays a Equal Weight (target 0,85 euro). L’analista Mathieu Robiliard, l’autore della nota, negli ultimi due anni non ha mai avuto una raccomandazione d’acquisto, aveva declassato il titolo nell’ottobre dell’anno scorso e da lì non si è più mosso, in questi 12 mesi. 

Leonardo +1,6%: Tom Enders, amministratore delegato di Airbus, ha confermato che ha iniziato i colloqui sul possibile acquisto della partecipazione che il gruppo italiano possiede nell’azienda missilistica Mbda. Il gruppo francese (socio al 37,5% di Mbda) avrebbe offerto 1,1 miliardi di euro per il 25% di Leonardo.

Poco mosse StM (-0,1%) e Fiat Chrysler (-0,3%). In forte ribasso Ferragamo (-1,4%), che presenterà i risultati del trimestre il 14 novembre. La scorsa settimana, in vista di questo evento, Goldman Sachs ed Equita hanno tagliato il giudizio. Il consensus si aspetta per il 2016 vendite consolidate intorno a 1,44 miliardi di euro, in rialzo di circa il 2% dal 2015. Luxottica -0,1%. 

Tra le small caps, Mondo TV sale dell’1,3% a 4,49 euro dopo aver annunciato di aver concluso un accordo con la società di Hong Kong Broadvision. Terza seduta di forte rialzo per Italia Independent Group, oggi miglior titolo di Piazza Affari con un +10%, a 4,70 euro, dopo le novità di stamattina. Con una nota, il gruppo ha informato che l’assemblea straordinaria ha approvato la proposta di aumento del capitale sociale per un controvalore massimo complessivo di 15 milioni di euro.

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