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Borsa shock per Enel e Telecom

Forti ribassi a Piazza Affari per Enel e Telecom Italia, penalizzate rispettivamente dal downgrade di S&P e dalla proposta dell’Agcom di tagliare i canoni di accesso wholesale alla rete in rame per il 2013, che mette a rischio lo scorporo della rete – Borsa debole, spread in salita – Male la produzione industriale dell’Eurozona.

Borsa shock per Enel e Telecom

Milano in altalena, mentre il resto d’Europa, nonostante i timori sulla Cina, viaggia in terreno positivo. Londra +0,47%, Parigi +0,36% e Francoforte +0,84%. A maggio 2013 la produzione industriale dell’Eurozona è diminuita dello 0,3% rispetto ad aprile 2013 e dell’1,3% su base tendenziale. Lo rende noto Eurostat. Il dato è peggiore delle previsioni degli analisti 

Lo spread Bund-Btp si allarga di due punti base, a quota 286. Il differenziale tra Germania a e Portogallo è a 520 punti base (+15 pb). Il premier Pedro Passos Coehlo sta parlando al Parlamento di Lisbona dello stallo politico creatosi la settimana scorsa con le dimissioni di alcuni ministri del suo governo di coalizione. Passos Coehlo dice che intende raggiungere un accordo di larghe intese con altre forze politiche in grado di portare velocemente alla nascita di un nuovo governo. 

A penalizzare Piazza Affari è soprattutto lo scivolone delle utility dopo la decisione di Standard & Poor’s di tagliare il rating su Enel, Snam e Terna, a seguito del declassamento dell’Italia e della decisione del governo spagnolo di approvare la riforma del settore energetico, in grado di ridurre il deficit da 26 miliardi di euro creato in anni da prezzi e costi regolamentati 

Enel arretra del 2,65%, con la partecipata Enel Green Power a -2,6%. A Madrid la controllata Endesa perde quasi il 4%, al pari di Gas Natural. Fanno peggio Acciona (-5,6%) e Enagas (-5%). Terna -2,5%, Snam -1,33%. Male a Milano anche Telecom (-3,03%), che risente della proposta dell’Agcom di tagliare i canoni di accesso wholesale alla rete in rame per il 2013, decisione che metterebbe a rischio l’operazione di scorporo della rete. 

Finmeccanica -0,52%, il gruppo apre a possibili partner stranieri per crescere. E’ quanto ha detto l’ad Alessandro Pansa ieri a Genova, come riportato da alcuni quotidiani. Nessun accenno, invece, alla vendita di Ansaldo Energia e Ansaldo Sts +0,68%. In terreno positivo Fiat (+1,12%), che riprende a correre nonostante Ihs Global Insight abbia anticipato per il Lingotto un calo del 17% delle vendite in Europa a giugno, contro un -6,4% del mercato.

Brillanti Eni (+2,13%) e Saipem (+1,79). Fra le banche, Intesa +0,85%, Monte Paschi -0,05%, Unicredit -0,33%. Poco mossa Generali (+0,22%). Nel resto del listino, Dada perde il 14% dopo che l’azionista Rcs (-1,29%) ha comunicato la vendita della società alla Orascom di Naguib Sawiris. Le azioni del gruppo editoriale arretrano all’indomani della chiusura dell’asta dell’inoptato sui dritti. 

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