Condividi

Borsa, Saipem spinge Milano. Bene il tech, in evidenza Mediaset

Acquisti sui listini europei sostenuti dalle società tecnologiche e delle materie prime. A Piazza Affari pesano le utility ma anche i realizzi su Unipol e Campari . Prosegue la correzione su Pirelli. Tra le Mid Cap si segnala Gedi che tenta il rimbalzo dai minimi (+5,7%) . Attesa per l’intervento di Mario Draghi al parlamento europeo nel pomeriggio

Borsa, Saipem spinge Milano. Bene il tech, in evidenza Mediaset

Torna ad avvicinarsi a quota 22 mila la Borsa di Milano in una giornata positiva per i mercati europei in attesa dell’intervento di Mario Draghi, il primo dopo l’annuncio della fine del Quantitative Easing. Piazza Affari sale dello 0,2% circa attorno a 21.970 punti. In terreno positivo anche gli alti listini: Francoforte +0,1%, Parigi +0,5%. Avanza anche Londra +0,3% assieme alla sterlina che si rafforza su dollaro a 0,749 dopo le dimissioni del ministro per la Brexit, David Davis e del sottosegretario Steve Baker.

L’euro si apprezza su dollaro a 1,176, dal +0,5% della scorsa settimana.

I prezzi del Brent sono sostanzialmente stabili sulla scia dell’aumento delle piattaforme di trivellazione negli Stati Uniti, che potrebbe portare a un aumento della produzione. Il contratto sul Brent è in rialzo di 69 cent a 77,80 dollari al barile, Wti a quota 73,68 dollari al barile.

Eni +0,2%. JP Morgan alza il target price a 16 euro da 14 euro. Tenaris +2,5%.

Saipem +3,9%, è la migliore del listino sulle indiscrezioni secondo cui il gruppo sarebbe vicino all’aggiudicazione di un’importante commessa in Azerbaijan. Ma a muovere le azioni è anche il giudizio positivo espresso oggi da un report di Morgan Stanley. Il broker Usa scrive che “ci posizioniamo in modo positivo su Saipem in vista dei risultati del secondo trimestre attesi in linea con il consensus”. Secondo Morgan Stanley, che mantiene il rating “Overweight” con una visione industriale “Attractive” e un prezzo obiettivo di 5,8 euro, gli elementi catalizzatori sono “le decisioni sui contratti, i movimenti sul working capital e le prospettive sugli ordini.

In evidenza anche Mediaset  +2,4%. Tra gli industriali rimbalza Prysmian +2,9%. Leonardo +0,3%. Il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, ha detto in un’intervista televisiva che l’Italia non comprerà altri F-35.

Fiat Chrysler +0,2%. Ferrari invariata nonostante il trionfo al Gp d’Inghilterra. Bene Fincantieri +1,1 e Piaggio  +1.1%.

Tra le banche avanza  Banco Bpm +0,9% in attesa dell’asta  per i crediti in sofferenza cui dovrebbero partecipare sei soggetti. La banca potrebbe cedere fino a 10 miliardi di euro di NPL, dipende dal prezzo offerto. Ubi Banca +0,7%. Unicredit +0,8%. Il titolo piace a RBC che la inserisce nella lista dei preferiti. Soffre solo Banca Carige -2,3%. La consigliera Francesca Balzani si è dimessa per divergenze con la dirigenza. 
Banca Mps
+0,9%. E’ stata archiviata dalla Procura di Milano un’indagine sugli ex dirigenti Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, il capo d’imputazione era ostacolo all’autorità giudiziaria.

A rallentare la corsa della Borsa milanese sono le utility (-0,6% A2a, -0,4% Enel) ma anche i realizzi su Unipol (-1,2%) e Campari (-0,8%), entrambi nella top 3 del Ftse Mib la scorsa settimana. Prosegue la fase di correzione di Pirelli (-0,2%) già sotto pressione venerdì.

Generali  -0,1%, ha quasi completato il piano di dismissioni, lo ha detto venerdì sera il ceo Philippe Donnet.
Tra le Mid cap si mette in luce il gruppo editoriale romano Gedi (La Repubblica-L’Espresso) +5,7%, che tenta il rimbalzo dai minimi.

 

 

Commenta