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Borsa: Saipem crolla per stop alla vendita, timori aumento e multa Consob

Il titolo scivola a Piazza Affari dopo la decisione di Eni di congelare la vendita della società, una scelta che potrebbe preludere a un aumento di capitale – Intanto, dalla Consob arriva una multa per il profit warning del gennaio 2013.

Borsa: Saipem crolla per stop alla vendita, timori aumento e multa Consob

Torna a cadere il titolo di Saipem, che in tarda mattinata perde oltre il 4% a Piazza Affari, segnalandosi come la maglia nera del listino italiano. Il valore delle azioni della società d’impiantistica del gruppo Eni è tornato ai livelli del 2004 (8,27 euro).

Ad affossare le quotazioni di Saipem sono sostanzialmente tre fattori. Il primo è il congelamento della vendita deciso da Eni a causa delle negative condizioni di mercato (il valore dell’asset Saipem si è infatti ridotto molto dopo l’addio annunciato dalla Russia al progetto South Stream).

La mancata vendita alimenta anche il secondo fattore che oggi pesa sul titolo, ovvero l’ipotesi di un aumento di capitale, naturalmente sgradita al mercato.

Il terzo fattore, invece, è la multa da 80mila euro comminata dalla Consob alla società in realzione alla comunicazione sul profit warning del 29 gennaio del 2013. In quell’occasione Saipem aveva reso note al mercato la revisione delle previsioni sui risultati del 2012 e le previsioni sui ricavi e risultati del 2013.

La sanzione è arrivata “per non aver comunicato senza indugio al pubblico l’informazione privilegiata contenuta nel comunicato stampa e i rilevanti scostamenti delle stime relative ai dati preconsuntivi per il 2012, rispetto ai dati in precedenza resi pubblici”.

Ventiquattro ore prima dell’annuncio, Blackrock aveva venduto la sua quota del 2,3% nella società. In primo grado, la Corte d’appello ha rigettato il ricorso della società per l’annullamento della delibera Consob. 

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