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Borsa, nuovo record per Milano: sale con banche e Tim

Listini europei contrastati – Prudente l’Europa, mentre Piazza Affari dà fiducia al dialogo Usa-Cina e scommette sulla rete Telecom – Bene Unicredit, Banco Bpm e Ubi banca

Borsa, nuovo record per Milano: sale con banche e Tim

Positivi, sull’onda del rally di stamane delle Borse asiatiche e, venerdì scorso, di Wall Street (oggi chiusa), la maggior parte dei listini. Ma l’annuncio della stretta sull’import americano di euro dall’Europa induce alla prudenza Francoforte (-0,14%). Il settore delle automobili soffre anche dopo i dati sulle vendite in Cina, in calo per il settimo mese consecutivo.

Piazza Affari su di quasi mezzo punto alle 12 consolida i guadagni oltre quota 20.300, su nuovi massimi da quattro mesi. Rialzo analoghi a Madrid, più cauta Parigi (+0,1%). Fuori dall’area euro sale Zurigo (+0,4%), in calo Londra alla vigilia dell’ennesima missione a Bruxelles della premier May.

Positivo il mercato obbligazionario. Trova conferma, in una seduta dai volumi sottili, il recupero messo a segno venerdì dopo le parole del banchiere centrale Bce Coeuré sulla possibilità di una nuova operazione Tltro. Il differenziale di rendimento tra Btp e Bund sul tratto a 10 anni si attesta a 265 punti base, due centesimi in meno della chiusura di venerdì, quando però lo spread si era allargato in seduta fino a un picco di 282. Il rendimento del decennale è pari al 2,76%.

Il governo verificherà “nei prossimi mesi” se servirà una manovra correttiva per rispettare gli obiettivi di deficit e debito concordati con la Commissione europea. Così stamane il sottosegretario alla presidenza del consiglio della Lega, Giancarlo Giorgetti.

Nel fine settimana commenti accomodanti sono giunti da altri esponenti Bce, il francese Villeroy de Galhau e il finlandese Rehn, che hanno sottolineato il rallentamento dell’economia della zona euro da cui dipende il livello dei tassi di interesse.

Si fa strada sul mercato l’indiscrezione su un nuovo Btp a dieci anni da emettere nel primo trimestre: il Tesoro mira a far cassa nella prima parte dell’anno.

L’euro è poco mosso a 1,131 su dollaro. Oro sui massimi degli ultimi nove mesi a 1.324 dollari.

Il petrolio Brent guadagna mezzo punto e si porta a 66,3 dollari il barile, sui massimi da ottobre, la scorsa settimana ha guadagnato il 6,7%.

Eni +0,3%. Kepler e Berenberg alzano il target rafforzando il giudizio positivo. Saipem +1,3%, nuovi massimi da novembre.

Sotto i riflettori Tim (+3,1%), ancora sostenuta dalla prospettiva degli acquisti di Cassa Depositi e Prestiti.

Mediaset +1,8%: nella prima metà di gennaio Fininvest ha acquistato sul mercato lo 0,43% del capitale.

Salgono le banche galvanizzate dalla prospettiva di una ripresa delle operazioni Tltro. L’indice italiano di settore è tornato oggi sui massimi da inizio dicembre scorso nonostante il monito di Dbrs: l’agenzia di rating si aspetta che le banche italiane adottino misure addizionali per rafforzare i fondamentali e incrementare i livelli di redditività.

A guidare la corsa è Unicredit (+2,6%). Stamattina Goldman Sachs ha alzato il target price a 18,20 euro da 17,90 euro, rafforzando il giudizio Buy. Intesa San Paolo (+1,05%).

Ubi Banca sale dell’1,43%. In un’intervista l’ad Victor Massiah ribadisce che nel settore bancario “un’ulteriore concentrazione ci sarà e noi non staremo a guardare”.

FinecoBank +1,34% a quota 10,59 euro a nuovi massimi da ottobre.

Debole l’auto. Fca -0,4%, UBS ha tagliato il rating da Buy a Neutral. Pirelli -1,3%.

Fuori dal listino principale oscillano su nuovi massimi diversi titoli:

Elica +7%, svetta sui massimi da ottobre. Geox +6%. Tinexta +2,5%, a ridosso dei massimi storici.

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