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Borsa: in rialzo in Europa, scossone Del Vecchio su Milano. Mediobanca e Generali giù. Intesa corre sul buyback

La scomparsa di Del Vecchio pesa su Generali e Mediobanca – Intesa festeggia l’inizio della prima tranche del buyback – Saipem in tensione. Spread oltre 200

Borsa: in rialzo in Europa, scossone Del Vecchio su Milano. Mediobanca e Generali giù. Intesa corre sul buyback

La morte di Leonardo Del Vecchio pesa su Piazza Affari. A metà mattina tutte le Borse europee hanno rallentato il passo rispetto ai primi scambi, ma Milano è passata addirittura in territorio negativo, seppur di poco (-0,3%). Negli stessi minuti, Parigi guadagna lo 0,5%, mentre Francoforte viaggia ben più spedita, mettendo a segno un rialzo dell’1,2%. Più timida, ma comunque positiva, Madrid (+0,2%). Fuori dall’Eurozona, Londra sale dello 0,6%.

Borsa: a Milano pesano Mediobanca, Generali e le utility

I titoli peggiori del Ftse Mib sono Mediobanca e Generali (-2,8% per entrambi), su cui grava, come detto, la scomparsa dell’azionista Leonardo Del Vecchio.  

Male anche le utility: Italgas -2,7%, A2A -2,5%, Enel -1%, Eni -1,2%.

Saipem: al via l’aumento di capitale

Saipem non riesce ancora a fare prezzo nel giorno dell’avvio dell’aumento di capitale da due miliardi che ha affossato le quotazioni nelle ultime sedute. Le azioni segnano al momento un prezzo teorico di apertura di 1,499 euro, con un progresso del 20% rispetto agli 1,2495 euro corrispondenti al valore rettificato della chiusura di venerdì. Il diritto, che ora rappresenta la maggior parte della capitalizzazione della società, registra parallelamente un calo teorico del 20% a 17,96 euro, dai 22,45 del riferimento di venerdì. Nel complesso, l’aggregato azione più diritto è quindi in calo del 17,9% rispetto ai livelli di venerdì. L’aumento di capitale di Saipem prevede la sottoscrizione di nuove azioni a 1,013 euro nel rapporto di 95 a uno.

Questa mattina Saipem ha anche annunciato un accordo con Bw Energy per la vendita per 73 milioni di dollari dell’unità galleggiante di produzione, stoccaggio e scarico Cidade de Vitoria gestita operativamente per conto di Petrobras nel giacimento di Golfinho, al largo delle coste del Brasile.

Intesa corre dopo il via libera al buyback

Il titolo migliore del Ftse Mib è quello di Intesa, che a metà mattina guadagna il 2,5% dopo l’avvio della prima tranche da 1,7 miliardi dell’annunciato buyback da 3,4 miliardi. Venerdì a mercati chiusi la Banca aveva annunciato di aver ricevuto il via libera della Bce per l’intero ammontare e di aver “deliberato di dare esecuzione all’acquisto con un programma iniziale per un esborso pari a 1,7 miliardi e di rinviare a un momento successivo, entro l’approvazione dei risultati al 31 dicembre 2022, le decisioni in merito all’esecuzione per il restante ammontare autorizzato”, vale a dire altri 1,7 miliardi. Gli acquisti partiranno il 4 luglio e l’istituto ritiene si possano concludere entro la fine di ottobre. Equita stima che il buyback da 1,7 miliardi avrà un impatto di 50 punti base sul capitale dell’istituto.

Spread

Avvio di seduta e di settimana in rialzo per lo spread tra BTp e Bund sul mercato secondario Mts dei titoli di Stato europei. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il pari scadenza tedesco viaggia a 213 punti base, dai 210 della chiusura di venerdì. Sale anche il rendimento del BTp decennale, al 3,56%.

Stasera si apre a Sintra, in Portogallo, il convegno sulla politica monetaria organizzato dalla Bce. Christine Lagarde la protagonista più attesa del vertice tra i banchieri centrali. I mercati si aspettano che tra oggi e domani veda finalmente la luce lo scudo anti-spread messo a punto a Francoforte tra non pochi contrasti, in attesa del prossimo aumento dei tassi.

Euro

Sul mercato dei cambi, euro poco mosso a 1,0568 dollari, da 1,0552 di venerdì in chiusura. La moneta unica vale anche 142,79 yen (da 142,54), mentre il rapporto dollaro/yen è a 135,09 (135,09).

Petrolio e gas

Poco mosso anche il prezzo del petrolio: il future agosto sul Wti cede lo 0,13%, a 107,48 dollari al barile, mentre l’analogo contratto sul Brent è invariato a 113,12 dollari.

In rialzo il prezzo del gas naturale in Europa: il contratto consegna luglio sale del 4,1% a 133,8 euro per megawattora.

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