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Borsa, il dollaro aiuta i listini. Milano su con Intesa e banche

In un contesto che rimane prudente dopo le mosse della Fed, lo spread risale sopra quota 200 – Société Générale brilla a Parigi

Borsa, il dollaro aiuta i listini. Milano su con Intesa e banche

Reazione positiva delle Borse europee alle decisioni della Fed: l’atteggiamento meno espansivo del previsto da parte della banca centrale Usa (solo meno 0,25%, nessun impegno su interventi successivi) ha favorito il  rafforzamento del dollaro sull’euro  a 1,10, ai minimi da due mesi. Ne traggono beneficio i listini azionari: Piazza Affari a metà giornata avanza di mezzo punto percentuale intorno ai 21,500 punti.  

Positiva anche Parigi +0,70%: Société Générale, dopo la trimestrale, è la miglior blue chip europea con un rialzo del 5%:Tra gli aspetti positivi, il miglioramento dell’indicatore di solidità patrimoniale. A Francoforte +0,38% cade Siemens -6%, dopo la pubblicazione di dati del trimestre deludenti. Sale Madrid +0,50%. Quasi piatta Londra -0,04%. Il London Stock Exchange ha raggiunto un accordo per rilevare la società di informazioni finanziarie Refinitiv in un’operazione da 27 miliardi di dollari che trasformerà la società britannica che controlla le borse di Londra e di Milano in un gigante dei dati e delle analisi. 

Meglio del previsto i dati sul comparto manifatturiero europeo. L’indice PMI relativo alla zona euro migliora a 46,5 da 46,4 di giugno, Segni di risveglio anche per l’industria italiana, l’indice Pmi migliora a 48,5 da 48,4 di giugno: gli economisti erano molto più pessimisti, si aspettavano 48,0. Ma l’attività ristagna da dieci mesi.   

Il petrolio WTI perde l’1,5% a 57,8 dollari il barile. Tengono i titoli del settore: Eni +0,4%, Saipem +0,7%, a parte Tenaris è addirittura la peggiore del paniere principale, con un calo del 4,2% a metà giornata. Il produttore di tubi chiude il trimestre con 370 milioni di dollari di Ebitda rettificato, in calo dell’8% rispetto ai tre mesi primi. Circa 20 milioni di euro in meno delle aspettative del consensus. Sotto le previsioni anche la redditività. 

Continua in Piazza Affari la sfilata dei conti. Prende il volo Intesa +2,3%, all’indomani della pubblicazione dei dati del trimestre. Bene il resto del settore: Unicredit +0,5%, Bper Banca +2%. Ubi Banca +1%. In forte rialzo Banca Mps +2,7%: l’istituto ha ceduto a Cerberus crediti deteriorati per 455 milioni. 

Banca Mediolanum +2,8%. Citi alza il target price a 7 euro. Continua anche se fiacco l’effetto trimestrale anche su Poste Italiane +0,12%. Equita alza il target price. Generali +0,65% ha chiuso il primo semestre con un utile operativo di 2,72 miliardi di euro, leggermente sopra le stime degli analisti. Meglio del previsto il Combined Ratio, a 91,8%. Confermati i target del piano industriale. Snam +1%, ha alzato le previsioni di utile per azione del 2019: da +5% a +6-7%. Il trimestre si chiude con 298 milioni di euro di utile netto rettificato, poco sopra le stime.  

Sale Terna +2,2%. JP Morgan alza il giudizio a Neutral. Enel +0,16%. Nuovo passo in avanti di Tod’s +3,5%. Ancora in flessione invece Salvatore Ferragamo -0,74%. 
 

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