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Borsa, Ferrari corre a Milano ma Fincantieri affonda

Borse europee positive con l’occhio rivolto alla Fed. A Piazza Affari clima positivo alla vigilia delle trimestrali “clou” mentre Wall Street viaggia sui massimi dopo i conti di Boeing e di altre società sopra il consensus. Petrolio oltre i 50 dollari, risale Saipem con Eni. Dollaro in lieve ripresa. Seduta debole per i bancari e per Unicredit dopo l’intrusione informatica su 400 mila clienti

Borsa, Ferrari corre a Milano ma Fincantieri affonda

Vola la Ferrari, con il titolo che supera i 90 euro (90,10 +4,16%) e trascina Piazza Affari in cima ai listini europei, in rialzo dello 0,56%, per una chiusura a 21.577 punti. Fuori dal Ftse Mib affonda invece Fincantieri, -8,67%, nonostante una semestrale positiva, a causa dello scontro in atto con il governo francese per il controllo di Stx France, che sembra mettere fine all’obiettivo di acquisire i cantieri navali di Saint-Nazaire. Inoltre Kepler Cheuvreux  taglia la raccomandazione a “hold” da “buy”.

Il frazionale rialzo di Milano s’inserisce in un contesto europeo di simile tenore e con Wall Street sempre sui massimi, in attesa del comunicato stampa della Fed, al termine del meeting iniziato ieri. Tra le migliori blue chip del Dow Jones, Boeing, grazie ai i conti, mentre le vendite colpiscono Coca Cola, dopo utili e ricavi in netta flessione nel secondo trimestre, sebbene leggermente superiori al consensus.

Nel Vecchio Continente Parigi segna +0,56%, seguono Madrid +0,41%, Francoforte +0,33% e Londra +0,24%. L’euro galleggia 1,1635 sul dollaro, -0,11%.

Fra i protagonisti della seduta c’è il petrolio. Il Brent supera la soglia psicologica dei 50 dollari, 50,75, +1,1%. L’oro nero ridimensiona i guadagni con l’uscita dei dati settimanali dell’Eia (Energy Information Administration) sulle scorte americane, poi ricomincia a salire. Le scorte di greggio e distillati calano in misura superiore alle attese, mentre quelle di benzina meno del previsto. Scende anche la produzione.

Alcune big legate al petrolio, in Piazza Affari, chiudono in netto rialzo: Saipem +1,96, Eni, +0,53%; piatta Tenaris -0,07. Regina del listino è Ferrari, a meno di una settimana dai conti. Intanto la buona trimestrale spinge Stm, +2,02%. Fra i titoli in spolvero Campari, +1,62% su cui Criff Ratings conferma il giudizio “BBB-/Stabile” dopo la cessione dei marchi Carolans e Irish Mist a Heaven Hill Brands. Un’operazione che consente di accelerare la riduzione del debito e dare “una soddisfacente generazione di cassa” per l’esercizio in corso. Fra le utility svetta A2a +1,98%. Ben comprata Prysmian +1,52%.

Seduta debole invece per i bancari. Titolo peggiore del Ftse Mib è Bper -1,2%. Scendono anche Ubi -1,03% e Unicredit -0,41%. Quest’ultima ha comunicato questa mattina di avere subito un’intrusione informatica in Italia con accesso non autorizzato a dati di circa 400.000 clienti italiani relativi a prestiti personali. Vendite su Leonardo -1,1%. Prese di profitto su Luxottica, -0,95%, ben intonata ieri dopo i conti. Debole Moncler, -0,88%.

Poco mosso l’obbligazionario: il rendimento del Btp 10 anni si ferma a 2,12%; lo spread risale a 156.20 +0,51%.

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