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Borsa, faro su Atlantia-Abertis e sofferenze banche

L’Europa regge all’impatto dei dazi Usa, Milano in altalena. Nel giorno dell’ufficialità sull’intesa per le autostrade in Spagna, gli investitori concentrano l’attenzione sull’Opa a 18,36 euro. Salgono le banche con Unicredit e Bpm, in calo Bper e Intesa. Peggiora Tod’s dopo i conti, ancora in rialzo le utility. In evidenza Giglio Group con l’ok alla quotazione

Borsa, faro su Atlantia-Abertis e sofferenze banche

Le Borse europee, a differenze di Asia e Wall Street, reggono l’urto dell’offensiva sui dazi di Donald Trump. Milano naviga introno alla parità, indice Ftse Mib intorno ai 22.700 punti, in linea con Madrid, +0,3%.

Fanno meglio Parigi e Francoforte +0,4% e +0,5%. Bene anche Londra, +0,4%. A sostenere i listini dell’area Ue sono state stamane le parole di Mario Draghi. “Per chiudere il Quantitative Easing occorre che ci sia una condizione chiara: dobbiamo vedere una correzione sostenibile nel percorso dell’inflazione verso il nostro obiettivo, ossia vicino al 2%”. Il presidente della Bce ha anche detto che “seguiamo con attenzione l’andamento dell’euro” perché “molti acquisti non possono essere spiegati solo con l’espansione economica”.

A Francoforte vola Adidas +9,7% dopo aver annunciato un buyback azionario da 3 miliardi di euro e aver aumentato il target della profittabilità al 2020. Gli analisti di Berenberg dicono che la forte crescita delle vendite ha sorpreso il mercato dopo che recentemente ci sono state “un sacco di chiacchiere” sul titolo.

Sotto pressione i titoli tecnologici dopo la minaccia del presidente Usa Donald Trump di imporre nuovi dazi sull’import cinese, per un valore fino a 60 miliardi di dollari, e in particolare sul tech e sulle telecomunicazioni.
Non aiutano i dati macro. A gennaio la produzione industriale nella zona euro è calata dell’1% e nella Ue, rispetto a gennaio 2017 è aumentata del 2,7%. Nel quarto trimestre 2017 il numero delle persone occupate nella zona euro è risultato in aumento dello 0,3%, sempre nella zona euro. Rispetto al quarto trimestre 2016 l’occupazione è aumentata dell’1,6%.

Il quadro macro è poco mosso sia sui bond che sulle commodity. Il Dollaro si riprende dai minimi di ieri: cross 1,236 (-0,2%). Confermato l’accordo su Abertis siglato ieri sera da Atlantia -0,48% con il gruppo spagnolo Acs. L’intesa prevede la creazione di una holding in cui il gruppo italiano avrà il 50% più una azione consentendo così il consolidamento in Bilancio della partecipazione. L’Opa lanciata dalla newco sarà tutta cash al prezzo di 18,36 euro per azione.

Sotto i riflettori anche il documento della Commissione europea sulle nuove regole sulla gestione delle sofferenze. Bruxelles prevede la copertura integrale delle sofferenze garantite in otto anni, quelle non
garantite in due. L’indice settoriale italiano sale dello 0,35%, a fronte di un comparto europeo leggermente negativo.

Unicredit +0,65%, Banco Bpm +0,3%. Bper -0,2%. In ribasso Intesa -0,25% che potrebbe cedere il 20% della quota detenuta in Eurizon per sostenere l’espansione commerciale all’estero dell’asset management, cioè della stessa Eurizon. Tra gli altri istituti piatta Banca Ifis che ha reso noto che l’impatto della nuova normativa europea sul portafoglio dei
crediti deteriorati (NPL) è nullo.

Creval -3%. Ancora positive le utilities. Buona la performance di Enel +0,6% e Italgas +1%. Debole invece Snam -0,8% dopo i conti. Il cda propone un dividendo di 0,21 euro. La società prevede di investire nei prossimi cinque anni 5,2 miliardi di euro, mezzo miliardo di euro in più del vecchio piano.

Da segnalare ancora la reazione di Tod’s -0,6%% dopo i risultati: la società di Diego Della Valle prevede un miglioramento delle attività nella seconda parte dell’anno. L’Ebitda 2017, pari a 160,5 milioni di euro, è leggermente sotto le aspettative. In evidenza Giglio Group +5,6%: Borsa Italiana ha disposto  l’ammissione alla quotazione delle azioni ordinarie nel Mercato Telematico Azionario (MTA).

La Roma festeggia con +0,34% il passaggio ai quarti di Champions League.

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