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BORSA 21 DICEMBRE – Elon Musk sempre nella tempesta sia in Twitter che in Tesla (-8%)

Il 57,5% degli utenti di Twitter non vuole Musk alla guida del social network e Tesla precipita in Borsa per le bizzarrie del fondatore ma anche per il calo della domanda dell’auto elettrica in Cina per per problemi logistici

BORSA 21 DICEMBRE – Elon Musk sempre nella tempesta sia in Twitter che in Tesla (-8%)

I mercati sembrano aver digerito senza grossi traumi il parziale cambio di rotta della politica monetaria giapponese. Wall Street ha chiuso in lievissimo progresso interrompendo al quarto giorno la striscia negativa. I mercati europei possono aspirare a mettere a segno un mini-rally natalizio, grazie alla spinta delle banche.
Stamattina in Asia Pacifico, le borse della Cina fluttuano intorno alla parità. Il Nikkei segna un calo dello 0,5%. Poco mossi anche i listini azionari della Corea del Sud e dell’India.
I future dell’Eurostoxx avanzano di mezzo punto, consolidando i progressi di ieri. A Milano l’indice principale ha chiuso ieri a +0,15%, ma il dato non rende giustizia alla risalita dai minimi di oltre 400 punti, in buona parte per merito dei titoli del credito: guida la corsa Banco Bpm +4% (+26% da inizio anno), seguito da Unicredit, Bper ed Intesa.
Fa ancor meglio Madrid +0,74%, l’altra Borsa banco-centrica. In rosso invece Parigi e Francoforte. Oggi esce l’indice della fiducia dei consumatori tedeschi.
Il piccolo tsunami in arrivo da Tokyo ha fatto impennare i tassi in Europa e negli Usa. Lo spread tra decennale italiano e tedesco si conferma stabile a 216 punti base, ma i rendimenti sono volati rispettivamente a +4,45% e 2,29%. Il Treasury Note a dieci anni tratta a 3,70%, 3 punti base sopra il livello di ieri.

Zelensky a Washington oggi per incontrare Biden

Oggi, 300 giorni dopo l’inizio dell’invasione russa, il presidente ucraino sbarcherà a Washington per incontrare Joe Biden alla Casa Bianca. In seguito, potrebbe parlare al Congresso riunito in seduta straordinaria. Democratici e Repubblicani hanno intanto presentato un testo di accordo per finanziare le attività federali con 1.700 miliardi di dollari, evitando così il rischio di un blocco degli enti governativi a partire da inizio 2023. Wall Street prende atto della novità: Dow Jones +0,28%, S&P 500 +0,16%. Il Nasdaq chiude a -0,01% ma i futures anticipano oggi una partenza positiva +0,6%.

Musk: “Ci vuole un altro matto come me”

Al centro dell’attenzione c’è sempre lui. Elon Musk, dopo aver preso atto del risultato del sondaggio tra gli utenti di Twitter che, con un sonoro 57,5%, hanno dichiarato di non volerlo alla guida del social network, ha annunciato che lascerà la carica “non appena troverò uno matto come me pronto a sostituirmi”.
Nel frattempo prosegue la caduta di Tesla -8%, sotto la pioggia dei “sell” in arrivo da molti analisti. Il gruppo dell’auto elettrica, oltre che per le bizzarrie del fondatore, soffre per il calo della domanda in Cina ed i problemi della logistica.

Settore dei media sotto pressione

Non è solo Musk a pagare i danni di un anno orribile: un’inchiesta del Financial Times rivela stamane che il settore dei media quest’anno ha lasciato sul terreno circa 500 miliardi di dollari. Soffre Walt Disney -45% da inizio anno, piegata anche dagli incassi deludenti di Avatar. Fanno peggio Netflix -52%, Paramount -47% e Warner -63%. Morgan Stanley dà per probabile un 2023 all’insegna di fusioni e chiusure.
Da segnalare la condanna di Wells Fargo che dovrà pagare 3,7 miliardi di dollari ai clienti truffati nel 2016 su mutui, prestiti sull’auto ed altre pratiche criminose.
Non mancano le buone notizie: FedEx, già in calo del 2,8%, è rimbalzata a +3% nel dopo Borsa, dopo l’uscita dei conti. Ancor meglio Nike +12% nell’after hours. La società dell’abbigliamento sportivo e del tempo libero ha registrato un incremento delle vendite del 17%, con un utile piatto, entrambe le voci sono meglio delle aspettative.

Ma le novità più importanti non arrivano dai listini azionari.

• Il Gas Naturale UE è scivolato ieri sui minimi da giugno. Le quotazioni sono scese del -3% finendo a 105 euro per mwh, minimo da sei mesi. A quanto pare, l’accordo sul price cap, un primo risultato lo ha già ottenuto: scoraggiare la speculazione. Petrolio in lieve rialzo, brent a 80,2 dollari il barile. L’API ha anticipato ieri sera che le scorte di greggio degli Stati Uniti sono scese la scorsa settimana di 3 milioni di barili.
L’oro è all’attacco dei massimi degli ultimi sei mesi a 1.813 dollari. La performance del 2022 è quasi in parità se espressa in dollari e in guadagno del +6% se espressa in Euro.
• Anche lo Yen è salito ai massimi degli ultimi sei mesi con un balzo del 5% nelle ultime quattro sedute. Il dollaro prosegue la fase di consolidamento: 1,06 sull’euro.
Bitcoin +1% a 16.810 dollari. Sam Bankman-Fried (fondatore di FTX) volerà negli Stati Uniti oggi scortato da agenti dell’FBI. Le autorità federali sono pronte ad accusarlo di una lunga serie di reati relativi al crollo dell’exchange di criptovalute FTX.
Consob ha invitato le società di revisione a svolgere “un’adeguata valutazione dei rischi in sede di acquisizione e mantenimento di incarichi di revisione legale, o di altri incarichi di assurance e servizi connessi, relativi a società che operano nel settore dei crypto-asset”.

Tim, proseguono i colloqui. Avio, flop il lancio di Vega

Eni [ENI.MI] ha aumentato la produzione di greggio nigeriano a 15.000 barili al giorno nell’ultimo mese, rispetto a quasi zero, citando il miglioramento della situazione della sicurezza lungo i principali oleodotti. Lo ha comunicato Mario Bello, responsabile per la regione dell’Africa sub-sahariana.

Tim. Il secondo incontro tra il governo e i principali azionisti di Telecom Italia – Vivendi e Cdp – sul futuro della rete si è svolto ieri in “un clima costruttivo e sono state esplorate possibili iniziative ‘pro-industry”. Lo ha riferito una fonte governativa aggiungendo che il prossimo round è previsto giovedì per discutere di tutele all’occupazione.

Terna. IntesaSanpaolo abbassa il giudizio a Hold.
Avio [AVIO.MI] ha comunicato stamattina che il lancio del vettore Vega C non è andato a buon fine a causa di un’anomalia avvenuta due minuti e 27 secondi dopo il decollo.

Brunello Cucinelli. Jefferies alza il target price a 80 euro, da 62 euro.

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