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Borsa 13 dicembre: compromesso in extremis a Cop28, ma il petrolio scende e la Fed rinvia il taglio dei tassi

A Cop28 gli sceicchi e i petrolieri texani evitano in extremis il flop transizione ma non eliminazione dei combustibili fossili – La scarsa chiarezza sul reale andamento dell’inflazione offre il pretesto alla Fed per non toccare (per ora) i tassi

Borsa 13 dicembre: compromesso in extremis a Cop28, ma il petrolio scende e la Fed rinvia il taglio dei tassi

I dati sull’inflazione Usa di novembre non hanno offerto indicazioni chiare in vista delle decisioni che la Fed annuncerà stasera (ore 19 in Italia). L’aumento dei prezzi è stato del 3,1% per via soprattutto al petrolio, trattato stamane a 72,75 dollari al barile, ai minimi da giugno, mentre sceicchi e petrolieri del Texas, grazie anche alla mediazione di Pechino, hanno evitato in extremis il flop. Nella notte è maturato il compromesso sui combustibili fossili. Non si parla più di eliminazione, bensì di transizione
Per tornare ai tassi, l’accelerazione dei prezzi nel settore servizi, offre a Jerome Powell il pretesto per rinviare il sospirato primo taglio dei tassi, a marzo o anche dopo. L’atteggiamento dei mercati impostato al rialzo favorisce l’ottimismo, i tre principali indici azionari sono arrivati alla quarta seduta consecutiva di rialzo. Nasdaq +0,7%. S&P500 +0,5%. Il Dow Jones , salito dello 0,5%, è a circa mezzo punto percentuale di distanza dal massimo storico. Il 10% delle azioni del S&P500 ha toccato prezzi record, tra queste, Mastercard e Visa. I future sono in lieve rialzo, sia in Usa che in Europa. L’indice FtseMib di Milano ha chiuso ieri la seduta con un calo dello 0,3%.
Chiusure quasi invariate in Europa, con il nostro FTSEMIB (-0,3%, 30.342) che continua a difendere la soglia dei 30mila punti, violata quest’anno per la prima volta dal 2008.

Salgono gli indici globali, record per il Dow

A livello globale, anche l’indice MSCI World (+0,36%, 3.067 punti) è arrivato al quarto rialzo consecutivo, perchè Wall Street da sola incide per quasi il 60% del totale. E’ sui massimi degli ultimi 18 mesi ed esattamente sulla fortissima resistenza a 3.071 punti, ovvero i top del 2023 segnati a luglio. Altra seduta di consolidamento per i bond governativi alla luce delle non-novità sull’inflazione USA. Si guarda ormai a FED e BCE. Treasury USA decennale a 4,21%, Treasury biennale a 4,70%, Bund decennale tedesco a 2,23%. BTP decennale a 4,0%. Spread a 177.
Germania. Grazie probabilmente alle minori tensioni sui tassi, è cresciuta la fiducia sulla ripresa economica, l’indice Zew sulle aspettative è salito a 12,8 da 9,8 di novembre, il consensus era 9,5. L’indice costruito su un sondaggio tra investitori e analisti si è portato sui livelli visti l’ultima volta in marzo. Stabile lo Zew sulla situazione corrente.

Btp, scendono i tassi in asta

Italia. Il rally di novembre si riverbera finalmente sulle aste: rendimenti in calo ai minimi da maggio nell’asta del BOT 12 mesi di ieri, collocato per 7,5 miliardi di euro: 3,528%, rispetto al 3,86% del collocamento di metà novembre.

Rivoluzione dollaro in Argentina

Per chi cerca emozioni il posto giusto di questi tempi è Buenos Aires dove il neo presidente Milei ha avviato la cura da cavallo per riformare l’economia. La prima mossa è stata la svalutazione del peso a 800 nei confronto del dollaro (comunque meno del cambio al mercato nero) cui ne seguiranno altre. Sono aboliti i sussidi sulla benzina ed altre agevolazioni.

L’accordo alla Cop 28

C’è da chiedersi se l’accordo alla Cop 28 segnerà la fine del lungo ribasso del petrolio. Lo spettro di un rallentamento della domanda a livello globale aleggia ancora. Intanto, i dati dell’American Petroleum Institute (API) hanno mostrato che le scorte petrolifere USA sono diminuite nella settimana terminata l’8 dicembre, mentre sarebbero cresciute le scorte di benzina, di 5,8 milioni di barili, segnalando un rallentamento del consumo di carburante. Altrove, il governo venezuelano prevede un aumento del +27% delle sue entrate dalla compagnia petrolifera statale PDVSA l’anno prossimo, secondo un documento visto da Reuters, dopo l’allentamento delle sanzioni statunitensi, che durerà fino ad aprile a meno che Washington non faccia marcia indietro. Il giorno delle comunicazioni di dicembre della Federal Reserve è iniziato in Asia Pacifico con l’indice Nikkei di Tokyo in rialzo dello 0,3%.

Sale il tankan giapponese, scende la Cina

L’indice Tankan sulla fiducia dei maggiori produttori industriali giapponesi è salito a dicembre a 12, da 9 di tre mesi fa, si tratta del terzo aumento consecutivo trimestrale della rilevazione condotta dalla Bank Of Japan. La lettura ha battuto le previsioni degli economisti, pari a10. Anche il Tankan non manifatturiero è migliorato a 30 da 27, superando le aspettative degli economisti e stabilendo un nuovo massimo di 32 anni. Scendono i mercati azionari della Cina: Hang Seng di Hong Kong -0,9%, CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen -1,3%.

La Conferenza Centrale sull’Economia e il Lavoro si è conclusa senza grandi novità, i media internazionali danno conto soprattutto di quel che manca nei resoconti diffusi dalle agenzie di stampa. Non ci sono chiari annunci di piano di stimolo e sostegno. Pechino promette per l‘anno prossimo il massimo impegno sulla politica industriale, ma senza indicazioni precise su eventuali obiettivi di crescita.

La conferenza presieduta da Xi Jinping punta a realizzare un “sistema industriale moderno” basato su tecnologie all’avanguardia e sullo sviluppo dell’intelligenza artificiale. I commentatori sentiti da Bloomberg sono piuttosto tiepidi, Jacqueline Rong, la capo economista per la Cina di BNP Paribas parla di misure “piuttosto tradizionali” e di un approccio “non molto creativo”. “Non vedo segnali di stimoli su larga scala”, ha dichiarato Ding Shuang, capo economista per la Grande Cina e l’Asia settentrionale di Standard Chartered.

Torna la 500 elettrica in Usa, contrastati i giudizi su Bpm

Riflettori accesi sulle riforme argentine che toccano da vicino, Tenaris. “Porteremo il tipo di cambio ufficiale a 800 pesos per dollaro (dagli attuali 400) affinché il settore produttivo abbia un incentivo adeguato per aumentare la produzione”, ha affermato il ministro.Luis Caputo. Ferrari HSBC taglia il giudizio a Hold.
Eni. Bnp Paribas abbassa il target price a 14,5 euro.
Banco BPM. All’indomani della presentazione del piano strategico, SoGen e HSBC alzano il target price, Mediobanca e JP Morgan lo abbassano.
Anima. Sono arrivate ieri da Banco BPM delle indicazioni positive per quanto riguarda la collaborazione nel settore del risparmio gestito.
Snam e Hera hanno firmato il protocollo di intesa per il progetto IdrogeMO che farà di Modena una delle capitali europee dell’idrogeno rinnovabile.
Stellantis. Fiat lancia la 500 elettrica in Nordamerica. L’auto, prodotta nello stabilimento italiano di Mirafiori, sarà disponibile negli showroom Stellantis degli Stati Uniti a partire dal primo trimestre del 2024.

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