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Boom di Ipo negli Usa e corsa agli eurobond nella Ue

In attesa delle decisioni della Fed, le Borse Usa incassano il nuovo record di Ipo, mentre la Ue festeggia la pioggia di ordini del primo eurobond per finanziare il Recovery Plan – Petrolio di nuovo ai massimi – Lusso sugli scudi

Boom di Ipo negli Usa e corsa agli eurobond nella Ue

Nell’attesa delle decisioni della Federal Reserve, le Borse Usa registrano un nuovo record: in meno di sei mesi le Ipo hanno raccolto 171 miliardi di dollari, più della cifra (168 miliardi) dell’intero 2020. Gli esperti di Dealogic anticipano che anche il secondo semestre si profila vivace. Tra i primi nomi la cinese Didi, le auto elettriche di Rivian e, soprattutto, la piattaforma di trading a commissioni zero Robinhood, uno dei simboli della primavera del mercato azionario favorito dall’abbondante liquidità e dai bassi rendimenti delle obbligazioni.

LA CINA MANDA I CACCIA SUI CIELI DI TAIWAN

Nel breve, a poche ore dalla conferenza stampa di Jerome Powell, la cautela è comunque d’obbligo sui mercati globali. Anche perché il clima geopolitico non promette niente di buono. Oggi ci sarà l’incontro “a muso duro” tra Biden e Putin e non si è fatta attendere la risposta cinese ai moniti in arrivo dall’Occidente: stanotte 28 bombardieri (4 dotati in armi nucleari) hanno sorvolato i cieli di Taiwan. Anche la pace tra Usa e Ue, dopo 17 anni di guerra commerciale per gli aiuti a Boeing e ad Airbus, s’inquadra nel braccio di ferro con Pechino, pronta a sfidare l’Ovest con un nuovo aereo per il traffico commerciale.

CORRE SEUL, BOOM DELL’EXPORT A TORKYO

Indicazioni contrastanti dall’Asia. Il Nikkei 225 giapponese scende dello 0,3%: le esportazioni sono in crescita del 49,6% su base annua (a fronte del lungo lockdown) e la bilancia commerciale è in contrazione a 187,1 miliardi di yen. Le importazioni sono cresciute del 27,9%.

Il Kospi della Corea del Sud (+0,60%) segna un nuovo record storico. Da Samsung a Hiunday i Grandi stanno mettendo a punto una strategia per far fronte alla penuria di chip che comporterà il rinvio del lancio del nuovo Galaxy. In Australia l’ASX 200 aumenta dello 0,2%, mentre si stringe l’asse con Tokyo in funzione anti-Cina.

L’indice Hang Seng di Hong Kong scende dello 0,2%. L’indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen perde l’1%. Alcuni dati economici, compresa la produzione industriale e il tasso di disoccupazione, saranno diffusi nel corso della giornata.

APERTURA IN ASCESA IN EUROPA, I MERCATI USA SEGNANO IL PASSO

Poco mossi i future sulle borse europee. L’Eurostoxx 50 (+0,1%) ripartirà dai massimi degli ultimi tredici anni.

Ieri sera Wall Street ha chiuso in lieve calo: S&P500 -0,2%, Nasdaq -0,7%, Dow Jones -0,2%.

Citigroup -2%: il ceo ha segnalato una contrazione superiore al previsto degli utili da trading.

PETROLIO A NUOVI MASSIMI, RENDIMENTI DEI BOND IN CALO

Movimenti di poco conto sul mercato obbligazionario dopo l’esordio brillante degli Eurobond. Il rendimento del Treasury a 10 anni è fermo a 1,49%, BTP decennale stamane a 0,78%, Bund tedesco -0,23%.

Il petrolio accelera ancora in rialzo portandosi su nuovi massimi dell’anno, WTI oltre i 72 dollari, Brent oltre i 74 dollari. Secondo i conteggi dell’API, le scorte Usa della scorsa settimana sono scese di 8,5 milioni di barili.

In contrazione, invece, quasi tutte le altre materie prime, Nickel e Rame ieri hanno perso quasi il 4%, oggi sono poco mosse.

L’oro è in calo dello 0,30% a 1.860 dollari.

BORSE EUROPEE AL TOP, A LUGLIO TORNA LA CEDOLA IN BANCA

Borse europee poco mosse. In attesa del responso della Fed, in arrivo stasera, i listini del Vecchio Continente si sono mantenuti comunque vicini ai massimi. A confortare l’ottimismo un nuovo segnale di ritorno alla normalità: Andrea Enria, presidente del Consiglio di vigilanza della Bce, ha detto ieri che la Banca centrale europea prevede di prendere il 23 luglio una decisione sulla possibile revoca del limite imposto al pagamento dei dividendi delle banche e ai buyback delle azioni.

PIATTA MILANO, OTTO SEDUTE AL RIALZO PER L’EUROPA

Milano ha chiuso intorno alla parità (-0,08%) a 25.733 punti. Da Bankitalia si apprende intanto che nel mese di aprile il debito pubblico italiano ha toccato un nuovo record. L’aumento segnalato è di 29,3 miliardi rispetto al mese di marzo, così da portare il debito complessivo delle Amministrazioni Pubbliche a 2.680,5 miliardi.

L’azionariato europeo, nel suo complesso, ha registrato i guadagni per l’ottava seduta consecutiva, la serie più lunga dal 2919: l’Eurostoxx ha toccato in avvio di seduta i nuovi massimi degli ultimi tredici anni.

NUOVI RECORD PER I GRANDI DEL LUSSO

Francoforte chiude in rialzo dello 0,31%, con i titoli industriali ben comprati e destinati a beneficiare di un rialzo dell’economia. Sono positive anche Londra (+0,32%) e Parigi (+0,35%); Madrid perde lo 0,62%.

L’Oréal (+1,3%), LVMH (+1%) ed Hermès hanno segnato nuovi primati storici.

ORDINI PER 142 MILIARDI PER I PRIMI RECOVERY BOND

L’Unione europea ha lanciato la prima obbligazione a sostegno del Recovery Fund di importo pari a 20 miliardi di euro a fronte di ordini per oltre 142 miliardi. Lo ha riferito uno dei lead manager. Il rendimento dell’obbligazione con scadenza 4 luglio 2031 è stato fissato a 2 punti base sotto il tasso di Midswap dopo prime indicazioni di un punto sopra il tasso poi riviste a zero. La vendita del titolo decennale è la prima di un’emissione fino a 800 miliardi di euro che finanzierà sovvenzioni e prestiti agli Stati membri fino al 2026. Le prime indiscrezioni riportavano di un’offerta per 10 miliardi con richieste per oltre 76 miliardi.

In questo contesto chiude in verde il secondario italiano: lo spread fra Btp 10 anni e Bund di pari durata si ferma a 97 punti base (-1,19%) e il tasso del titolo tricolore è +0,74%.

DIVIDENDI E BUYBACK PER ATLANTIA. BENETTON PIÙ FORTE

Tra i titoli più vivaci di ieri c’è Atlantia (+3,5%), miglior blue chip: la società ha avviato una serie di incontri con la comunità finanziaria per illustrare le politiche di reinvestimento degli 8 miliardi di euro che avrà a disposizione dopo l’accordo per la cessione della sua quota in Autostrade per l’Italia (Aspi) al consorzio guidato da Cdp. Ieri, un cda di Atlantia ha approvato le linee guida di un piano industriale che – tra le altre cose – prevede un buyback tra uno e due miliardi, un dividendo per il 2022 di 600 milioni (che salirà del 3-5% nei prossimi anni) e nuovi investimenti in aeroporti, mobilità e fintech. L’ad Carlo Bertazzo ha presentato alla comunità finanziaria un piano da 8 miliardi, di cui 5 derivanti dalla vendita di Aspi al consorzio guidato da Cdp, che per metà verrebbero restituiti ai soci come cedola e buyback. Edizione, la holding che fa capo alla famiglia Benetton, ha fatto sapere che non aderirà al buyback, e così facendo la sua partecipazione (oggi pari al 30,25%) salirà al 33-35%. Atlantia prevede inoltre di ripartire la distribuzione del dividendo (da subito 600 milioni) in tranche semestrali con primo acconto a novembre 2022. In programma anche un piano di buyback.

WEBUILD VOLA CON L’ALTA VELOCITÀ IN TEXAS

In grande evidenza anche Webuild (+6%). La società guidata da Pietro Salini ha firmato il contratto definitivo del valore di 16 miliardi di dollari con la società Texas Central LCC per realizzare la ferrovia ad alta velocità tra Dallas e Houston. Nell’ultimo mese il titolo ha registrato un guadagno vicino al 20%, mentre la performance a sei mesi è stata dell’80% circa.

SALE MONCLER, TOD’S +74% DA GENNAIO

Nel lusso avanza Moncler (+1,44%). Bene anche Tod’s, che accelera nel finale e si porta sui nuovi massimi da due anni a 49,50 euro. Il titolo del lusso registra una performance da inizio anno pari a +74%, tra le migliori del listino milanese. Attese speculative (sollevate dall’aumento della quota di LVMH) e conti trimestrali sopra le attese hanno riportato gli acquisti sul titolo, anche se il consenso degli analisti raccolto da Bloomberg rimane piuttosto scettico, con un target price medio di 36,80 euro.

In evidenza anche Interpump (+1,1%).

STELLANTIS PUNTA SU MELFI, NESSUNA DECISIONE SULLE BATTERIE

Tra gli industriali, Stellantis -0,4%. Sarà Melfi il primo stabilimento italiano a ricevere i nuovi modelli: a partire dal 2024, infatti, verrà installata una superlinea per produrre quattro auto elettriche del segmento medio, ciascuna con uno dei grandi brand del gruppo. “La produzione sia attuale sia futura sarà caratterizzata da maggiore verticalizzazione e concentrata su un’unica linea potenziata, che sarà realizzata integrando le due attualmente esistenti”, hanno spiegato Rocco Palombella, segretario generale della Uilm, e Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm, responsabile del settore auto, al termine dell’incontro con i vertici aziendali. Stellantis non ha ancora deciso dove costruire un terzo impianto per la produzione di batterie in Europa, ha sottolineato il ministro dello Sviluppo, Giancarlo Giorgetti, dopo l’incontro a Roma con una delegazione del gruppo automobilistico e i sindacati.

DEBOLE DIASORIN, RITRACCIA TENARIS

Non riesce a chiudere sopra la parità Diasorin (-0,07%), nonostante il lancio del test per la diagnosi dell’epatite.

Focus su Italgas (-0,04%) in scia alla presentazione del Piano industriale per il periodo 2021-2027, che prevede un programma di investimenti di 7,9 miliardi di euro, in aumento di 0,4 miliardi di euro rispetto al precedente presentato lo scorso ottobre.

Le vendite hanno caratterizzato una buona parte del listino. Tra i petroliferi Tenaris scende dell’1,8% dopo le ottime performance del lunedì, guidate dal rally del petrolio.

Fanno male anche i bancari: a maggio è proseguita l’ascesa dei depositi saliti ad un massimo di 1.774 miliardi di euro (+8,2%). Banca Bpm perde l’1,5%, Bper l’1,57%, Unicredit lo 0,69%.

ITALIA INDEPENDENT +15,33% DOPO L’ACCORDO CON PACHA

All’Aim trappano le azioni di Italia Independent (+15,33%) dopo forti scambi; il marchio di occhiali fondato da Lapo Elkann, dopo la firma di un accordo triennale con la spagnola Pacha Group per la creazione di collezioni eyewear a partire dal prossimo mese.

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