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Bonus Ipo per Pmi: proposta la proroga fino al 2024

Lo prevede un emendamento della Lega alla manovra – Costerebbe 30 milioni di euro l’anno, da finanziare attraverso i tagli al fondo per le esigenze indifferibili

Bonus Ipo per Pmi: proposta la proroga fino al 2024

La Lega ha presentato un emendamento alla manovra per prorogare di tre anni il bonus Ipo destinato alle piccole e medie imprese. La misura consiste in un credito d’imposta al 50%, fino a un massimo di 500 mila euro, per le spese di consulenza relative alla quotazione in Borsa delle Pmi.

Una prima versione della proposta di modifica prevedeva la proroga fino al 31 dicembre del 2022. Alla fine, però, il testo dell’emendamento depositato in Senato ha spostato la scadenza molto più in là, alla fine del 2024.

L’estensione, com’è ovvio, comporta un aggravio per le casse pubbliche: in caso di via libera alla proposta leghista, infatti, il bonus Ipo costerebbe allo Stato 30 milioni di euro l’anno, da finanziare attraverso i tagli al fondo per le esigenze indifferibili.

Intanto, il governo ha liberato un altro miliardo da destinare al contrasto del caro-bollette, che si somma ai 500 milioni ricavati dai risparmi su Irpef e Irap e ai 300 milioni da fondi non spesi. La dotazione contro gli aumenti salirà pertanto dagli iniziali 2 miliardi stanziati in manovra a 3,8 miliardi, vicino quindi alla soglia richiesta dai partiti, mentre ammonta a 1,5 miliardi la dotazione per le decontribuzioni.

Il nuovo miliardo per limitare il caro-bollette dovrebbe confluire in un emendamento del governo – in risposta allo sciopero generale indetto dai sindacati – ed è un effetto indiretto del decreto fiscale approdato ieri sul tavolo dal Consiglio dei ministri, che vale circa 3,3 miliardi di euro.

Tra le altre misure, per il 2021 è stata incrementata di 1,4 miliardi l’autorizzazione di spesa concessa a Rfi la copertura degli investimenti per la rete tradizionale. Per l’acquisto di vaccini e farmaci per la prevenzione e la cura del Covd-19 l’importo sarà invece 1,8 miliardi. Poco più di 49 milioni andrà infine alle forze dell’ordine per le attività di pubblica sicurezza legate al contenimento della pandemia.

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