Condividi

Bonus 200 e 150 euro per autonomi senza partita Iva: come fare domanda all’Inps entro il 30 aprile

È ancora disponibile il bonus 200 euro per professionisti e autonomi senza partita Iva. Per chi guadagna meno di 20mila euro, l’indennità può arrivare fino a 350 euro. Ecco i dettagli

Bonus 200 e 150 euro per autonomi senza partita Iva: come fare domanda all’Inps entro il 30 aprile

Dopo una lunga attesa, è attiva la procedura online per richiedere il bonus 200 e 150 euro anche per i lavoratori autonomi senza partita Iva. A darne notizia l’Inps nell’ultima circolare in cui chiarisce requisiti, scadenze e modalità di trasmissione delle domande per poter accedere all’indennità una tantum prevista dal Decreto Aiuti (D.L. 17 maggio 2022 numero 50). Attenzione: i lavoratori hanno tempo fino al 30 aprile 2023 per fare domanda.

Si ricorda che l’indennità una tantum è corrisposta una solo volta e non costituisce reddito ai fini fiscali, né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali e assistenziali. Inoltre, non può essere ceduta, sequestrata o pignorata.

Bonus 200 euro senza partita Iva: a chi spetta

Non avere una partita Iva non è però sufficiente per avere diritto al bonus. Le condizioni per godere del contributo sono le stesse di quelle già fissate per gli altri lavoratori autonomi.

I richiedenti devono avere percepito un reddito complessivo lordo non superiore a 35.000 euro nel periodo d’imposta 2021. Inoltre, non devono aver fruito del bonus 200 euro per appartenenza a un’altra categoria (ad esempio, come lavoratori dipendenti, percettori di Reddito di Cittadinanza o in qualsiasi altro gruppo di aventi diritto). Per ottenere il bonus 200 euro incrementato di 150 euro, autonomi e professionisti senza partita Iva devono avere un reddito complessivo lordo non superiore a 20.000 euro nel 2021.

Requisiti

Gli altri requisiti da avere congiuntamente a quello reddituale sono i seguenti:

  • avere percepito un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro nel periodo d’imposta 2021 oppure avere percepito un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro nel periodo d’imposta 2021;
  • essere già iscritti alla gestione autonoma dell’Inps con posizione attiva alla data del 18 maggio 2022;
  • avere un’attività lavorativa avviata al 18 maggio 2022;
  • avere effettuato entro il 18 maggio 2022, per il periodo di competenza dal 1° gennaio 2020 e con scadenze di versamento entro il 18 maggio 2022, almeno un versamento contributivo, totale o parziale, alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità;
  • non essere titolare di trattamenti pensionistici diretti alla data del 18 maggio 2022, data di entrata in vigore del Decreto Aiuti;
  • non essere già percettore del bonus 200 euro come lavoratori dipendenti o come beneficiari appartenenti ad altre categorie.

Gli esclusi

L’Inps sottolinea che non rientrano nell’estensione le seguenti categorie:

  • assicurati iscritti alla gestione autonoma in qualità di coadiuvanti e coadiutori del titolare con partita IVA o del socio di società (artigiani, commerciati o agricoli);
  • soci di società o componenti degli studi associati.

Bonus 200 euro senza partita Iva: come presentare la domanda

I lavoratori autonomi e professionisti non titolari di partita Iva per ricevere il bonus devono presentare domanda all’Inps esclusivamente in via telematica.

Gli utenti devono seguire la seguente procedura: autenticarsi ai servizi telematici del sito INPS alternativamente tramite SPID, Carta di identità elettronica (CIE) o Carta nazionale dei servizi (CNS); una volta autenticati sarà necessario selezionare la voce corrispondete alla categoria di appartenenza fra quelle indicate che si trovano raggruppate sotto la voce “Indennità una tantum – Autonomi senza partita Iva”:

  • “Indennità una tantum per i lavoratori autonomi senza partita Iva iscritti alla Gestione speciale degli Esercenti attività Commerciali, titolari nonché coadiuvanti e coadiutori degli stessi”;
  • “Indennità una tantum per i lavoratori autonomi senza partita Iva iscritti alla Gestione speciale per i Coltivatori diretti, Coloni e Mezzadri dell’Inps, imprenditori agricoli professionali, titolari attivi e coadiuvanti coltivatori diretti, coloni e mezzadri degli stessi”;
  • “Indennità una tantum per i pescatori autonomi senza partita Iva”;
  • “Indennità una tantum per i liberi professionisti senza partita Iva”.

Una volta presentata la domanda, l’utente potrà poi monitorare lo stato di lavorazione della domanda e, se necessario, aggiornare le informazioni relative alle modalità di pagamento.

In alternativa al servizio online, l’indennità può essere richiesta tramite i patronati o il Contact center, telefonando al numero verde 803.164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06.164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).

Soggetti iscritti ad altri enti

I professionisti iscritti esclusivamente agli Enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza, per accedere all’indennità, sono tenuti a presentare la domanda agli Enti previdenziali cui sono obbligatoriamente iscritti, secondo termini e modalità previste dagli Enti citati. Nel caso, invece, in cui il lavoratore sia iscritto contemporaneamente a una delle gestioni previdenziali dell’Inps e ad altri Enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza, la domanda di accesso al bonus dovrà essere presentata esclusivamente all’Inps.

Commenta