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Blue economy: dopo i funghi, dai fondi di caffè nasce anche l’insalata

Un’idea dell’azienda agricola toscana Circular Farm che ha sposato il modello della Blue Economy dove gli scarti vengono trasformati in una risorsa

Blue economy: dopo i funghi, dai fondi di caffè nasce anche l’insalata

Del caffè non si butta niente. Per molti i fondi del caffè sono scarti da cestinare nell’umido, per altri una risorsa dalle mille potenzialità. È il caso dell’azienda agricola Circular Farm, con sede a Scandicci, che produce cibo sano e di qualità rigenerando le risorse e limitando al massimo la produzione dei rifiuti. L’idea nasce da Antonio Di Giovanni, laureato in Agraria all’Università di Firenze che anni fa ha sviluppato il metodo Funghi Espresso, per la produzione di funghi dai fondi di caffè. Il progetto poi è cresciuto diventando un’azienda che produce più prodotti. E adesso anche l’insalata.

I fondi di caffè hanno ottime proprietà e contengono sostanze utili, un residuo che finirebbe dritto nella spazzatura: si tratta di un riciclo che unisce risparmio economico ed ecologia, a patto di farlo nel modo giusto.

L’idea è stata candidata a Primavera d’impresa 2022, concorso regionale promosso da Crisis e dedicato alle micro, piccole e medie imprese.

L’insalata e i funghi dai fondi del caffè: il ciclo di produzione

Il ciclo parte dai fondi di caffè, molto ricchi di sostanze nutritive, che vengono raccolti dai bar del territorio. Questi fanno da substrato alla coltivazione di funghi del genere Pleurotus e Shiitake che poi vengono venduti. Il substrato esausto viene rigenerato attraverso il processo di vermi-compostaggio, da cui si ottiene l’humus di lombrico, che poi viene impiegato come ammendante per l’orto sinergico. A loro volta i lombrichi vengono integrati nel circuito acquaponico, per il nutrimento di carpe Koi e persici trota: gli scarti organici dei pesci costituiscono fertilizzanti naturali impiegabili nella coltivazione di ortaggi come insalata e cavolo nero con il metodo idroponico, ovvero con una coltivazione fuori suolo. Una parte dei lombrichi viene inoltre data in pasto alle galline che producono uova, e la pollina torna al compostaggioper produrre dell’ottimo compost per l’orto.

Non finisce qui. Il calore generato dalla fermentazione del compost viene recuperato grazie a un impianto di termo-compostaggio per scaldare le serre durante il periodo invernale.

Oltre alla produzione di ortaggi e funghi (freschi, secchi, in chips, sotto forma di ragù o “trippa”), nell’azienda vengono fatti percorsi didattici per le scuole, eventi a tema, workshop e training di formazione. È disponibile, inoltre, un kit fai da te, per riciclare il fondo di caffè prodotto a casa e replicare a domicilio l’intero processo di produzione Funghi Espresso.

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