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Biometano: l’Europa autorizza l’Italia ad investire nelle nuove strutture. Via ai progetti

Con il biometano si riducono la dipendenza dalle fonti tradizionali e le importazioni di gas. I contributi Ue fino al 40% del valore dei progetti.

Biometano: l’Europa autorizza l’Italia ad investire nelle nuove strutture. Via ai progetti

Gli impianti di produzione di biometano potranno essere sostenuti con i soldi del PNRR. La Commissione europea ha dato il proprio assenso agli aiuti di Stato per questo tipo di impianti, strategici per abbassare la dipendenza dalle fonti tradizionali. La Commissione europea ha autorizzato complessivamente 4,5 miliardi di sostegni. Gli investimenti possono riguardare tanto nuove installazioni quanto la conversione di quelle esistenti. Secondo le previsioni Ue , il biometano sarà utilizzato prevalentemente nei settori dei trasporti e del riscaldamento. Una indicazione in tal senso è contenuta anche nel piano RePowerEu. Ottimistico il giudizio della vicepresidente della Commissione Margrethe Vestager, secondo cui il provvedimento “aiuterà l’Italia a conseguire i suoi obiettivi di riduzione delle emissioni, a ridurre la sua dipendenza dai combustibili fossili russi e a migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento di gas”.

Il biometano ricchezza delle attività agricole

Il biometano sostenibile arriverà dalle biomasse agricole e agroindustriali, laddove nel tempo sono state realizzate vere e proprie filiere in attesa di ricevere gli aiuti pubblici. Gli accenni al PNRR, quindi, sono molto pertinenti giacché il governo ha stanziato a questo scopo circa 2 miliardi di euro. Più di 800 milioni dovrebbero andare alla riconversione tecnologica delle attrezzature in essere. E’ alta anche la previsione di produzione nazionale annua: 600 milioni di metri cubi.

Scatta ora la fase dei progetti che saranno selezionati attraverso gare con il limite massimo di operatività fino al 30 giugno 2026. I soldi vanno a copertura degli investimenti fino al 40% sotto forma di contributi su un totale disponibile di 1,7 miliardi di euro. Chiaro che sarà necessario dimostrare la costruzione o l’ammodernamento delle strutture, per incassarli. Inoltre per un periodo di 15 anni con un budget di 2,8 miliardi di euro si potranno ricevere aiuti per le tariffe incentivanti. Il totale delle due forme di sostegno fa appunto 4,5 miliardi di euro.

Biometano: al via la campagna informativa, quattro Regioni sono già partite

La forza energetica del biometano è all’attenzione della politica italiana da molto tempo. Il Consorzio Biogas e le organizzazioni agricole hanno chiesto a più riprese gli aiuti che finalmente ora arrivano. Sui territorio sono stati organizzati incontri tematici per spiegare come si produce, cosa occorre e quanto può valere nell’economia circolare del Paese. Emilia Romagna, Marche, Puglia, Campania, per esempio, finora si sono organizzate in modo autonomo facendo presente che possono arrivare ad immettere nelle tubazioni gas fino a 6,5 milioni di metri cubi nell’arco pochi anni. Le decisioni sulla riduzione delle importazioni del gas russo non fanno che andare in aiuto di un vettore naturale senza emissioni con strutture in genere lontane dai centri abitati. La contemporaneità di più energie pulite ha il vantaggio di costruire una prospettiva più vicina agli abbattimenti di Co2 e di contenimento dei prezzi. Una maggiore produzione farà decrescere i prezzi che l’Europa si è impegnata a sostenere con quei 2,8 miliardi di euro. Numeri impressionanti che hanno suscitato l’interesse anche di Snam ed altri distributori italiani verso il biometano. Il momento della verità forse è arrivato.

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