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Biogas: il Sud chiede i finanziamenti per i nuovi impianti. Il governo acceleri sui bandi per la transizione agroecologica

La Puglia aspira a diventare Regione leader del Sud per biogas e biometano. Più di 150 agricoltori rispondono all’appello del Consorzio biogas per i finanziamenti

Biogas: il Sud chiede i finanziamenti per i nuovi impianti. Il governo acceleri sui bandi per la transizione agroecologica

Le aziende agricole del Mezzogiorno possono aspirare ad avere in tempi celeri biogas e biometano come risorsa alternativa al caro energia. I prezzi dei prodotti agricoli in queste settimane sono andati su, i mercati scontano i costi delle materie prime e dei trasporti e le alternative a basso impatto ambientale ed economico vanno incentivate al più presto. Se il nuovo governo accelererà le procedure applicative previste dal Decreto sul biometano del 15 settembre partiranno i primi bandi e gli agricoltori affronteranno il 2023 in modo meno gravoso. Il Decreto firmato da Draghi prevede finanziamenti complessivi per 1,7 miliardi a valere sul PNRR. In Puglia più di 150 agricoltori hanno accolto l’invito a Foggia del CIB ( Consorzio Italiano Biogas) proprio per fare il punto sull’attuazione di un decreto atteso da tempo.

La Puglia aspira a diventare Regione leader del Sud per biogas e biometano

La Puglia è tra le Regioni più abili a sfruttare il ciclo del biogas. I nuovi investimenti sono attesi un pò in tutte le province come dimostra il “Farming Tour” organizzato dal Consorzio. “C’è un bacino produttivo importante per lo sviluppo del biogas e biometano agricolo che può dare un contributo sostanziale al raggiungimento degli sfidanti obiettivi di decarbonizzazione e di transizione energetica”, dice Piero Gattoni Presidente del CIB. Girando per l’Italia e concludendo gli incontri tematici qui in Puglia si è arrivati alla conclusione che lo sviluppo della digestione anaerobica ha aiutato il settore agricolo a rinnovarsi e innovarsi. Nel Sud sta contribuendo a diffondere una maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale e climatica. Tutte le filiere legate alla terra – come previsto dal Decreto – sono interessate a crescere. Nel giro di pochi anni si può arrivare all’autosufficienza energetica.

I finanziamenti aiuteranno l’economia con 2,5 miliardi di mc di energia pulita

Nelle grandi distese della Capitanata si coltiva grano di qualità e si lavora pasta di eccellenza, esportati in tutto il mondo. L’economia pugliese potrà beneficiare di biogas anche per il trasporto, dato che le previsioni di produzioni entro il 2026 sfiorano i 2,5 miliardi di metri cubi. Si consideri che i finanziamenti raddoppieranno i 50 impianti attivi già oggi. Sul piano legislativo, intanto, resta aperta la questione del decreto Fer2 che prevede altri incentivi per la geotermia a ridotte emissioni, l’eolico offshore, le biomasse ed ancora il biogas. Il futuro Decreto in queste realtà diventerebbe un esempio di economia circolare facendo crescere anche la produzione elettrica rinnovabile nazionale. Ma i territori aspettano le decisioni del nuovo governo anche per quanto riguarda l’altro impegnativo progetto “Farming for Future”. In campo sono state poste 10 azioni destinate a cambiare la fisionomia delle nostre campagne verso la transizione agroecologica. Oltre tutto sul biometano e gli effetti collegati c’è una solida approvazione anche da parte dell’Ue. Se attuate – dicono in CIB – quelle azioni potranno portare all’abbattimento delle emissioni del settore agricolo del 32%. Emissioni spesso contestate da Comuni ed Associazioni.

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