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Bankitalia: aumenta il credito, sofferenze rallentano

A gennaio i prestiti alle famiglie sono cresciuti del 2,2 per cento e quelli alle società non finanziarie dello 0,9 per cento – Il tasso di crescita delle sofferenze è stato pari al 4% su anno, contro il 5,6% del mese precedente

Continua la lenta risalita del credito in Italia. A gennaio i prestiti al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, sono cresciuti dell’1,2 per cento su base annua (1,1 per cento nel mese precedente). I dati sono contenuti nell’ultimo bollettino della Banca d’Italia.

I prestiti alle famiglie sono cresciuti del 2,2 per cento (1,9 per cento in dicembre), quelli alle società non finanziarie dello 0,9 per cento (0,2 per cento in dicembre). I depositi del settore privato sono aumentati del 3,5 per cento su base annua.

I tassi d`interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l`acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie, sono stati pari al 2,38 per cento (2,32 nel mese precedente); quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo all`8,26 per cento.

I tassi d`interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono risultati pari all`1,56 per cento (1,54 in dicembre); quelli sui nuovi prestiti di importo fino a 1 milione di euro sono stati pari al 2,28 per cento, quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia all`1,07 per cento. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono rimasti stabili allo 0,41 per cento.

Quanto ai depositi del settore privato, sempre a gennaio sono aumentati del 3,5% su base annua, mentre la raccolta obbligazionaria delle banche è diminuita del 18,1%. Il tasso di crescita delle sofferenze è stato pari al 4% su base annua (5,6% nel mese precedente).

Il tasso di crescita delle sofferenze, quando si corregge tale per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, analogamente a quanto si fa per i prestiti, risulta pari al 12,2% (12% per cento a dicembre).

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