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“Banda ultralarga, credito d’imposta in legge Stabilità”

Lo preannuncia il vicesegretario alla presidenza del Consiglio, Raffaele Tiscar. L’altra novità riguarda la costituzione di un fondo di garanzia accessibile agli operatori che investiranno nelle aree target

Credito d’imposta, per le aziende che investono in banda ultralarga, nella legge di Stabilità. Quando sembrava ormai finito su un binario morto, il piano di attuazione per la banda ultralarga del governo ritrova dunque slancio. A riprire le speranze per un avvio concreto del programma che dovrà portare l’Internet ultraveloce anche nelle zone meno commerciali è il vicesegretario alla presidenza del Consiglio Raffaele Tiscar che ne ha parlato ieri a margine del convegno “Cyber security Energia”. “Ci sarà – ha detto – un decreto attuativo per l’utilizzo delle infrastrutture esistenti visto che la legge europea è stata approvata”. Ma soprattutto, “nella legge di Stabilità saranno inserite due previsioni che necessitano di una norma primaria, ossia un fondo di garanzia accessibile agli operatori che investono nelle aree target e un credito d’imposta”.

Insomma si cerca di trovare gli strumenti flessibili, decreto o norma di livello superiore per fare decollare il piano banda larga sul quale il governo metterà a disposizione 5 miliardi entro il 2020. I primi 2,2 miliardi sono stati già stanziati dal Cipe. Intanto alla consultazione aperta da Infratel, il braccio operativo del governo sul tema dell’ultrabroadband, hanno risposto 30 aziende. “I dati ufficiali – ha annunciato ancora Tiscar saranno pubblicati insieme con il progetto di aiuto pubblico che sarà messo in consultazione per 45 giorni”.

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