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Banco Bpm-Bper, nozze lontane e titoli in rosso

Il numero uno di Bper frena sulle ipotesi di fusione, ma l’ad di Banco Bpm Castagna si dice disponibile a nuove operazioni di M&A – La banca milanese incontra i sindacati

Banco Bpm-Bper, nozze lontane e titoli in rosso

In una giornata negativa per le banche, Banco Bpm scivola in fondo al Ftse Mib, con un ribasso superiore al 4%. In rosso anche Bper (-3,7%). A scatenare le vendite sono state le parole dell’Ad di Bper Alessandro Vandelli, che ha frenato sulle ipotesi di un matrimonio tra i due istituti.

Vandelli ha detto che il nuovo piano della banca sarà “stand alone” e ha sottolineato l’impegno necessario per il matrimonio con Ubi Banca e il consolidamento delle nuove filiali. “C’è tanta strada da fare – ha detto Vandelli  – oggi l’impegno di tutto il gruppo è sull’integrazione delle filiali in Lombardia, che sarà un banco di prova importante. – ha spiegato – Oggi aprire il tavolo a un’altra operazione senza avere chiuso questa è difficile e complesso per non dire impossibile. Poi, visto il momento, abbiamo un approccio aperto alle riflessioni ma in questo momento non c’è niente”. Vandelli ha detto comunque che le parole di un azionista, come Unipol (in particolare del suo numero uno Carlo Cimbri), sulla possibile fusione con Banco Bpm “sono importanti perché nascondono un messaggio generale che è stato quello degli ultimi anni, a favore della crescita e dello sviluppo che abbiamo portato avanti: le vedo più come uno stimolo che come un’indicazione puntuale”

Stamattina è intervenuto anche il ceo di Banco Bpm Giuseppe Castagna, che ha sottolineato di essere “molto disponibile” per un’altra fusione. “Ci ho messo quattro anni a fare la prima fusione con il Banco Popolare e siamo molto disponibili a farne un’altra”, ha affermato il top manager. Nel corso di un convegno, Castagna ha ribadito come la banca milanese sia pronta per operazioni di M&A. Il nodo, aggiunge, è quello dei tempi.

Parallelamente, in mattinata si si è tenuto un incontro tra Banco Bpm e i sindacati, in cui la banca ha comunicato la decisione di procedere alla chiusura di 300 filiali di piccole dimensioni.

“L’operazione è volta a potenziare le filiali più strutturate per offrire ai clienti un più elevato livello di consulenza e maggiori servizi anche grazie al percorso di sviluppo del digital banking a fronte di un calo dell’attività meramente transazionale. Banco Bpm intende comunque salvaguardare il proprio radicamento nei territori di riferimento” si legge nella nota dell’Istituto.

La Banca ha illustrato alle organizzazioni il processo che consentirà ai lavoratori in possesso dei requisiti di accedere su base volontaria alle prestazioni straordinarie del Fondo di Solidarietà del settore del credito.

“Oltre a favorire così il ricambio generazionale, al fine di assicurare un livello di servizio qualitativamente sempre più elevato, si prevede una serie di iniziative formative volte alla riqualificazione professionale utili a rafforzare le competenze delle persone nel mutato scenario di riferimento”, conclude la banca.

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