Condividi

Banche Popolari e Bcc: Conte annuncia la revisione

Nella replica a Montecitorio per il voto di fiducia, il premier annuncia la revisione delle due riforme bancarie, lungamente caldeggiarte dalla Banca d’Italia e realizzate dal Governo Renzi e avverte che si sta valutando l’opportunità di distinguere le banche commerciali da quelle di investimento

Banche Popolari e Bcc: Conte annuncia la revisione

Nuove regole in arrivo per Banche Popolari e Bcc? Forse sì, in base a quanto annunciato dal Premier Giuseppe Conte, nella sua replica a Montecitorio nel dibattito sulla fiducia al nuovo Governo.

Un’ora di replica nella quale il Presidente del Consiglio ha spiegato e sottolineato alcuni punti centrali del programma di Governo Lega-M5s. Ambiente, immigrazione, giustizia, reddito di cittadinanza, flat tax e politica estera i temi sui quali Conte si è soffermato nell’intervento che precede il voto di fiducia alla Camera.

Un discorso senza colpi di scena, in apparenza, all’interno del quale è però arrivato un annuncio inaspettato sul comparto bancario. Nei propositi del Governo sembra esserci infatti una “revisione dei provvedimenti recenti su Banche Popolari e credito cooperativo”. Queste le parole utilizzate da Conte che alle accuse di disinteresse nei confronti del problema creditizio ha risposto così: “Ho incontrato durante le consultazioni i risparmiatori che sono in forte difficoltà, ma ci interessa più il problema di sistema: stiamo maturando la consapevolezza e la valutazione, che è nel contratto, che ci sia da distinguere fra banche di credito, e soprattutto quelle sono caratterizzate a livello territoriale, e banche di investimento,  più legate alla speculazione”.

A meno di tre anni dalla riforma delle Popolari voluta dal Governo Renzi e a meno di due da quella delle Bcc, le regole potrebbero nuovamente cambiare, nonostante la sentenza di legittimità arrivata dalla Corte Costituzionale lo scorso 22 marzo. Quali e quanti cambiamenti intenda attuare il nuovo Governo al momento non è dato sapere, ma è certo che l’anticipazione di Conte ha aggiunto un nuovo tassello all’ormai celebre contratto di Governo firmato dai due partiti di maggioranza.

Nel dettaglio, Conte ha fatto riferimento alle banche maggiormente radicate sul territorio, quegli istituti che finanziano “le piccole e medie imprese locali” per poi parlare di una nuova “revisione”. Un proposito che sembra andare nella stessa direzione delle due mozioni presentate dalla Lega poche settimane fa, in cui il partito di Matteo Salvini chiede al Governo un impegno a rinviare di almeno 18 mesi il termine ultimo per la creazione della capogruppo dei futuri poli di credito cooperativo.

Commenta