Il consiglio d’amministrazione della Banca Mondiale si riunisce oggi a Washington per nominare il nuovo presidente dell’istituto, successore dell’americano Robert Zoellick.
Il favorito è un altro statunitense, Jim Yong Kim, 52 anni, medico e antropologo di origini coreane candidato da Barack Obama. Il suo avversario è una donna, il ministro nigeriano delle Finanze, Ngozi Okonjo-Iweala, 59 anni.
Zoellick terminerà il suo mandato il prossimo 30 giugno. A metà giornata sarà comunicato ufficialmente il nome di chi prenderà il suo posto. Kim conta sul sostegno di americani, giapponesi, canadesi, russi e probabilmente anche degli europei, una maggioranza quasi schiacciante.
Okonjo-Iweala, prima candidata non americana alla presidenza della Banca Mondiale, per 25 anni apprezzato dirigente dell’istituzione, gode del sostegno dei Brics, le economie emergenti. Il suo obiettivo, se non di vincere, è quello di sfidare il patto non scritto, secondo il quale la presidenza della Banca Mondiale è di fatto assegnata agli Usa, mentre quella del Fondo Monetario internazionale è tradizionalmente destinata all’Europa.
