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Azimut: nasce un nuovo fondo europeo che investe solo in bond ibridi

Nasce un nuovo fondo europeo che investe solo in bond ibridi. A lanciarlo è la società orientata soprattutto nella vendita dei prodotti di risparmio, Azimut. Si tratta di un prodotto pensato per una clientela medio-alta dell’asset manager indipendente.

Azimut: nasce un nuovo fondo europeo che investe solo in bond ibridi

Azimut, società di risparmio gestito, dà vita al primo fondo europeo che investe interamente in bond ibridi, chiamato Ucits IV. Si tratta di un prodotto pensato soprattutto per una clientela di fascia medio-alta appartenente al settore manageriale indipendente e che prevede un importo di sottoscrizione minimo di 25.000 euro.
Il fondo, si legge in una nota Reuters, acquisterà solo bond ibridi con una durata finanziaria al richiamo pari a 4 anni e mezzo. Ma cosa sono i bond ibridi? A metà strada tra azioni e obbligazioni, hanno una scadenza lunghissima, in genere 60 anni, e il cui richiamo è deciso dall’emittente.
Solitamente la prima “call” (richiamo) viene fissata al quinto-sesto anno dal collocamento, poi il più delle volte vengono fissate altre “call” nel corso della vita del bond, a cadenze variabili a seconda dell’operazione, solitamente ogni 5 anni.
I bond ibridi sono certamente un costo maggiore per l’emittente, ma risultano comunque più convenienti poichè sono protetti dal declassamento delle agenzie di rating in quanto contabilizzati come debito solo al 50%. Offrono un ottimo rendimento, nell’ordine di grandezza di 300 punti base sopra quello del bond senior dello stesso emittente. Inoltre la caratteristica di queste emissioni è che – proprio per incentivare l’emittente a rimborsare il bond alle date stabilite per “call” – portano una “step-up” (maggiorazione della cedola) consistente e crescente nel tempo della cedola nel caso la call non venisse esercitata.
“Riteniamo che il forte sviluppo di questa asset class continuerà nei prossimi mesi e sarà sempre più presente nei portafogli della clientela privata e istituzionale”, ha detto il gestore del fondo Stefano Mach.
In Italia questo tipo di esperimento era stato già lanciato da Enel – in euro, sterline e dollari – e Telecom Italia in euro. Nella zona euro gli ultimi ibridi di riferimento sono quelli promossi da Iberdrola, dalla svizzera Alpiq e da Edf.

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