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Atradius: continuano le difficoltà per export e forniture

Il 92,4% delle imprese nel 2015 ha riportato un ritardo dei pagamenti da parte dei clienti B2B nazionali, dove il 44,8% delle vendite nazionali vengono scambiate a credito, di cui il 55,2% per cassa. Ed è proprio l’Italia il mercato più colpito.

Atradius: continuano le difficoltà per export e forniture
Come pubblicato nell’ultima indagine Atradius, il 2016 si presenta come un anno impegnativo per il sistema delle imprese. Le criticità emergenti nelle modalità di pagamento hanno causato difficoltà finanziarie per le imprese in Europa Occidentale con un effetto a catena in tutta la catena di fornitura. Le prospettive dell’ambiente delle insolvenze sono miste, e poco o nessun miglioramento è previsto in molti mercati avanzati. Questo può essere il motivo per cui le imprese in Europa occidentale sembrano essere più inclini a richiedere metodi di pagamento da parte dei clienti B2B che non li espongano al rischio di pagamento, oppure, al contrario, ad utilizzare i metodi di pagamento più rischiosi.

In media, il 44,8% delle vendite a clienti B2B nazionali vengono scambiate a credito, di cui il 55,2% viene effettuato per cassa, o in termini diversi dal credito commerciale, che vanno dalla lettera di cambio alla lettera di credito. La percentuale media di vendite basate sul credito scende al 37,7% rispetto al commercio B2B estero: in media, il 62,3% delle vendite a clienti all’estero sono state scambiate in termini di cassa, o in termini diversi dal credito commerciale. Una percentuale sconcertante degli intervistati in Europa Occidentale (92,4%) ha riferito come nel corso del 2015 i clienti B2B nazionali abbiano pagato le fatture in ritardo. Ciò ha provocato una media di 40,3% del valore totale delle fatture nazionali non pagate oltre la data di scadenza. Per ora nessuna percentuale ha subito variazioni dallo scorso anno. I ritardi nei pagamenti da clienti B2B stranieri, dal canto loro, sono aumentati leggermente, attestandosi all’84,6% dall’82,1% nel 2015. Un aumento al 38,3% dal 35,4% dello scorso anno è stato inoltre registrato dalle vendite pagate in ritardo dalla controparte estera. Questi dati suggeriscono come gli attori economici in Europa occidentale percepiscano il rischio di default essere più elevato in caso di vendita a condizioni di credito per clienti esteri rispetto ai clienti domestici.

In Europa occidentale, l’Italia risulta essere il mercato più colpito dai ritardi nei pagamenti delle fatture da clienti B2B nazionali, come segnalato da 96,0% degli intervistati, provocando una media del 49,4% del valore totale delle fatture B2B nazionali non pagate entro la data di scadenza. Questi risultati sono in linea con il livello di DSO osservato nel Paese, con una media di 82 giorni la più lunga nella regione. A seguire, la Grecia (49,1%), con un media di 53 giorni di DSO. A primeggiare nei pagamenti B2B nazionali è la Svezia, con una media del 24,3% del valore totale delle vendite interne a credito (rispetto al 20,0% dello scorso anno) pagate in ritardo, tuttavia con ritardi di pagamento riportati dal 87,2% delle imprese.

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