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Atlantia a picco e spread al top da 5 mesi: Borsa in rosso

Dopo essere sprofondata del 25%, con una perdita teorica di 6 miliardi di capitalizzazione, Atlantia recupera un po’ ma perde ancora il 17% a fine mattinata, sulla scia della revoca della concessione autostradale – Ne fa le spese anche Piazza Affari, la peggior Borsa del giorno, che paga anche il mal di spread (quota 288) – Male anche Banco Bpm, Prysmian e Stm – In controtendenza Unipol, Campari e Buzzi

Atlantia a picco e spread al top da 5 mesi: Borsa in rosso

Le Borse europee aprono la seduta in limitato rialzo dopo l’annuncio della ripresa di negoziati tra Pechino e Washington su dazi e tariffe commerciali. Francoforte e Parigi guadagnano lo 0,2%, Londra ha aperto le contrattazioni a +0,15% dopo il ko di Ferragosto (-1,5%) dovuto alle vendite sulle società minerarie, penalizzate dall’andamento dei metalli e dal dollaro forte. Sul listino tedesco continua la frana di Bayer (-5,3%, dopo il -17% della scorsa settimana) collegata alla maxi condanna inferta alla controllata Monsanto.

Piazza Affari è l’unica Borsa in controtendenza, soffrendo anche a causa del peggiore andamento dei titoli di Stato: il rendimento del Btp decennale è salito al 3,2% allargando lo spread col Bund a 288 punti, ai massimi da cinque mesi.

Atlantia ha iniziato la giornata in calo del 25% a 17,6 euro rispetto alla chiusura di venerdì. I titoli non hanno segnato un prezzo per quasi un’ora, dopo l’annuncio del Governo Conte di avviare la revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia dopo la tragedia del ponte Morandi per poi fissare un valore di apertura di 18 euro (-23,5% rispetto a venerdì) e muoversi poi tra 17,6 e 18,78 euro. Attorno alle 12 il titolo tratta a 18,90 (-19,7%).

La Borsa di Milano (-1,4%, sotto i 20.800 punti) è il fanalino di coda dei listini europei. In terreno positivo Francoforte (+0,3%) e Parigi (+0,45%). In rialzo di mezzo punto anche Madrid e Londra. Si allenta l’avversione al rischio sui mercati europei grazie al recupero della lira turca e alla trattativa Cina-Usa sui dazi.

Eni -1%. Saipem -0,2%: Jefferies alza il giudizio a Hold, target price a 4,2 euro. Negli ultimi tre giorni tre analisti hanno migliorato la raccomandazione, il target price medio è 4,52 euro.

Ma la Borsa italiana, oltre ai problemi di Atlantia, paga un pesante prezzo alla crisi di sfiducia che si riflette nell’aumento dello spread. C’è molta tensione anche sui bond emessi dai concessionari delle autostrade. L’obbligazione Atlantia luglio 2027 cedola 1,875%, che scende a 87,50, con rendimento a 3,54%, dopo un picco in avvio al record di 3,72%. Il rendimento viaggiava martedì sotto 2,30%.

Perde colpi Autogrill (-2,5%).

Cadono le concessionarie autostradali del gruppo Gavio. Sias -7%, ASTM -7%. Il gruppo Sias gestisce il tratto della A10 da Savona a Ventimiglia.

Secondo Reuters, il governo considera possibile la strada di una sanzione contro Autostrade in alternativa alla revoca della concessione per la gestione della rete. Ma il vicepremier Luigi Di Maio, ha reiterato la volontà di colpire Autostrade senza aspettare “i tempi della giustizia”.

Giù le altre utiliy, penalizzate da eventuali revisioni ai meccanismi di regolazione. Snam -1,5%.

Tra le banche debole Banco Bpm (-3%).

Poste italiane -0,2%. Zurich si inserisce nella corsa per diventare partner di Poste nelle Rc Auto.

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