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Asta Bot: tassi al 2,9%, top da dicembre

Il Tesoro ha comunque venduto tutti i 9 miliardi di Bot semestrali programmati per oggi – Spread a 458 – A Piazza Affari banche in ripresa, vola il titolo di Rcs (+10%) – Fra le blue chip la migliore è la Banca Popolare di Milano, che sale del 2,4% – Bene anche Mediolanum con +2,06% – Intesa avanza dell’1,3%, Unicredit sale del 1,83%.

Asta Bot: tassi al 2,9%, top da dicembre

Il Tesoro ha collocato con qualche affanno tutti i 9 miliardi di Bot semestrali programmati per oggi. Ma il tasso d’interesse pagato è salito al 2,96% dal 2,104% del mese scorso, raggiungendo i massimi dallo scorso dicembre.

Avvio positivo per la Borsa di Milano. A Piazza Affari l’indice FtseMib sale dello 0,49% oltre quota 13 mila (13.031 punti) con rialzi diffusi fra quasi tutte le blue chip. Segno più anche per le altre piazze europee: Parigi +0,29%, Francoforte +0,18%, Londra +0,44%. Madrid +0,65%.

Stamane il rendimento del Btp decennale è al 6,10%, dal 6,15% di ieri sera dopo la dichiarazione di Angela Mekel: “Mai eurobond finché sarò in vita”. Spread a 458, Spagna a quota 525. La scommessa sull’esito del summit rimane quindi tendenzialmente negativa.

La Spagna non potrà continuare “a lungo a finanziarsi” ai tassi attuali di mercato. Lo ha detto il premier spagnolo Mariano Rajoy durante un’audizione in Parlamento. “E’ molto difficile – ha detto – rifinanziarsi oggi e sarà ancora peggio in futuro se non riusciremo a inviare un segnale chiaro sul fatto che prendiamo sul serio” il risanamento delle finanze pubbliche e la riduzione del deficit che, secondo gli impegni presi dal Paese in sede comunitaria, dovrebbe ridursi quest’anno al 5,3% del Pil dall’8,9% del 2011.

I tassi che la Spagna deve pagare per rifinanziare il debito sono in questi giorni saliti a nuovi record storici, oltre il 6,8%, malgrado il sostegno, fino a 100 miliardi, promesso dall’Eurozona al sistema bancario spagnolo, in grosse difficoltà per l’esposizione al settore immobiliare. “Ci sono – ha spiegato Rajoy – molte istituzioni ed entità finanziarie che non hanno più accesso al mercato. Sta succedendo in Spagna, succede in Italia e in altri Paesi, ecco perché si tratta di un problema cruciale”.

Fra le blue chip milanesi la variazione migliore è della Banca Popolare di Milano che sale del 2,4%. Bene anche Mediolanum con +2,06%. Intesa avanza dell’1,3%, Unicredit sale del 1,83% grazie anche alla notizia che il fondo di private equity anglo-russo Pamplona ha acquistato il 5,1% del capitale.

Monte Paschi +1,05% mentre è in corso la presentazione del piano industriale. Positiva Generali, in rialzo dell’1,54%. Nel settore automotive, Fiat -1,05%, Fiat Industrial -0,85% e Pirelli +0,32%. StM (-1,19%) risente ancora del profit warning della concorrente tedesca Infineon. Prosegue anche oggi l’apprezzamento di Enel, in rialzo dello 0,9%. Ieri è stato uno dei pochi titoli positivi nel listino delle blue chip milanesi. Saipem sale del’1,91%.

Fra le mid cap, forte rialzo di Rcs (+10%) dopo l’annuncio della vendita della casa editrice francese Flammarion per 251 milioni di euro. Italcementi scende dell’1%.

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