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Assonime: riforma fiscale e tagli di spesa intelligenti per rilanciare l’economia

Riforma del fisco (meno Irpef ed Ires, più Iva e patrimoniale per le persone fisiche) e tagli di spesa selettivi (alzare l’età pensionabile) per risanare il bilancio pubblico in linea con l’Europa e prima che le turbolenze dei mercati finanziari ci colgano di sorpresa: è la ricetta di Assonime che ha rieletto Luigi Abete presidente

Sono più urgenti i tagli di spesa o la riforma del fisco? Probabilmente tutt’e due e per offrire alle forze politiche e sociali una proposta di risanamento dei conti pubblici che sia in linea con l’Europa, ci metta al riparo dalle turbolenze finanziarie e stimoli la crescita economica l’Assonime ha presentato oggi, nella sua assemblea, una proposta organica e innovativa che non mancherà di far discutere. Abete, che è stato confermato presidente per altri due anni, è evidentemente un uomo fortunato: l’assemblea di Assonime e la presentazione della sua ricetta di poltica economica non poteva capitare in un momento più propizio per aprire una discussione sulla politica economica alla vigilia di una nuova fase politica.
“Dobbiamo compiere scelte difficili – ha sostenuto Abete – che non possono essere rinviate: bisogna ritrovare velocemente la capacità di decidere, vi è il rischio altrimenti di lasciare il Paese indifeso davanti ai mercati finanziari. Rifiuto l’idea che non siamo in grado di farlo. Alla politica e alle forze sociali compete superare le divisioni, indicare la strada e costruire il consenso su misure adeguate a ristabilire equilibri sostenibili nel bilancio pubbllico, che siano eque nella ripartizione dei sacrifici e capaci di rilanciare la crescita”.

FISCO: UNA PATRIMONIALE PER LA CRESCITA – Le proposte più coraggiose e originali di Assonime – frutto di un lungo lavoro coordinato dal direttore generale Stefano Micossi – sono venute sul terreno fiscale. Non capita ogni giorno ndi vedere unìassociazione di società quotate, soprattutto grandi e medie, proporre un’imposta patrimonale sulle persone fisiche per concoerre alla crescita e alla trasparenza del sistema economico. Il ragionamento di Assonime parte dal prespupposto che ridurre le tasse sul lavoro e sulle imprese senza eludere i vincoli di biloancio sottosvcritti in sede europea, è possibile solo se si spostanmo i carichi fiscali a parità di gettito totale. da qui discende la proposta di ridurre l’Irpef per i ceti più deboli (aliquota più bassa dal 23 al 20%) – insieme a un contributo ai meno abbienti e a un sussidio generale di dosoccupazione – e di ridurre l’aliquota Ires in cambio di un aumento delle aliquote Iva, di una tassazione uniforme dei redditi finanziari e di un’imposizione annuale sulle attività patrimoniali delle persone fisiche, una sorta cioè di imposta sulla ricchezza delle persone fisiche.

TAGLI DI SPESA: ALZARE L’ETA’ PENSIONABILE MA NON SOLO – Tra i tagli di spesa proposti da Assonime un capitolo particolare riguarda la previdenza, dove si suggerisce di ridurre il pensionamento anticipato e di innalzare invece l’età pensionabile (a 70 anni entro il 2040), di stabilire i livelli essenziali di spesa sanitaria e i costi standard, di razionalizzare la spesa per l’istruzione e di valorizzare il sistema dei voucher, di contenere la spesa per il personale pubblico incrementandone l’efficienza, (f.l)

Pubblicato in: News

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