Condividi

Assicurazioni, Ivass: stop ai dividendi

L’Istituto di vigilanza scrive alle società intimando cautela sui dividendi e sulle remunerazioni variabili dei manager.

Assicurazioni, Ivass: stop ai dividendi

Dividendi meno generosi e, soprattutto,  tetto ai bonus per i manager. Lo chiede l‘Ivass alle compagnie assicurative italiane: hanno superato con buoni voti il primo esame europeo pochi giorni fa, ma secondo l’organismo di controllo i parametri imposti da Solvency II e il prolungarsi della crisi economica generale impongono cautela sui conti. Quindi, attenzione, ai dividendi e alle remunerazioni variabili dei manager. Il messaggio è stato lanciato dall’Ivass con una lettera (datata 2 dicembre) inviata a tutti i gruppi assicurativi che operano in italia e pubblicata sul sito dell’organismo di controllo.

Ecco il testo integrale della comunicazione:

“Il perdurare di una situazione di debolezza dell’economia rende opportuno che le impreseprestino particolare attenzione a mantenere adeguato il patrimonio e prudente la gestione dei rischi.

Vanno tenuti in conto i risultati dell’Own Risk and Solvency Assessment (ORSA), le indicazioni emerse in esito allo Stress test condotto sulla base dei requisiti Solvency II e, per leimprese danni, i risultati dell’indagine conoscitiva Solvency II – Solvency Capital Requirement 2014 che questo Istituto ha richiesto nei mesi scorsi proprio al fine di un’adeguata preparazioneal nuovo regime.

Le decisioni che verranno assunte in materia di destinazione degli utili e di corresponsione della componente variabile della remunerazione agli esponenti di vertice avranno molta rilevanza in questo quadro.

Le politiche di destinazione degli utili dovranno essere tali da garantire la conservazione o il raggiungimento, a livello individuale e consolidato, di condizioni di adeguatezza patrimoniale attuale e prospettica che, fermo restando il rispetto del requisito minimo obbligatorio, siano coerenti con il complesso dei rischi assunti da ciascuna impresa.

Con riferimento alle politiche di remunerazione, si invitano le imprese in indirizzo a valutare con attenzione e prudenza la sussistenza dei presupposti previsti dalle vigenti disposizioni regolamentari in materia, con particolare riguardo al riconoscimento ed all’erogazione della componente variabile”.

Commenta