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Assegno unico per i figli: ecco come si calcola l’importo

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto attuativo dell’assegno unico universale per i figli – Domande da gennaio 2022, erogazioni da marzo – Ecco chi può riceverlo e come calcolare l’importo del nuovo strumento che sostituirà tutti gli altri aiuti

Assegno unico per i figli: ecco come si calcola l’importo

Arriva l’assegno unico universale fino a 175 euro al mese destinato alle famiglie con figli fino ai 21 anni di età. Il consiglio dei ministri ha approvato il decreto attuativo che dovrà ora passare il vaglio delle commissioni parlamentari per essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale entro la fine dell’anno. Le domande dovranno essere presentate da gennaio 2022, mentre le prime erogazioni partiranno a marzo del prossimo anno. 

Lo scopo del nuovo strumento è quello di mettere ordine nella selva di incentivi e detrazioni attualmente esistenti, accorpando le varie misure di sostegno in un unico assegno che arriverà con cadenza mensile. Alla fine della fiera, dunque, i vecchi aiuti (dal bonus bebè agli assegni familiari) andranno in pensione, eccezion fatta per il bonus nido, che è già stato rifinanziato e sarà cumulabile con il nuovo assegno universale. A disposizione delle famiglie ci saranno circa 15 miliardi di euro nel 2022, che saliranno progressivamente fino a 19 miliardi e mezzo a decorrere dal 2029.

ASSEGNO UNICO PER I FIGLI: CHI PUÒ RICEVERLO

L’assegno unico universale è destinato alle famiglie con figli e parte già dal settimo mese di gravidanza per arrivare fino ai 21 anni di età di ogni figlio. Ad averne diritto non sono solo i disoccupati, ma anche i lavoratori dipendenti, i lavoratori autonomi e le partite IVA. 

Da gennaio 2022, la domanda potrà essere presentata anche dai figli maggiorenni, che potranno richiedere la “corresponsione diretta della quota di assegno loro spettante”, a condizione di possedere i requisiti richiesti.

Potranno richiedere l’assegno anche i cittadini extra Ue in possesso dei seguenti requisiti:

  • permesso di soggiorno; 
  • permesso di lavoro o ricerca superiore ai sei mesi;
  • residenza in Italia da almeno due anni (anche non continuativi);
  • domicilio fiscale in Italia.

In tutti i casi, l’assegno sarà erogato al genitore che presenterà la domanda o, previa richiesta, ad entrambi i genitori in pari misura. Se il figlio è affidato in forma esclusiva a uno dei due genitori, l’assegno spetta al genitore affidatario. “Nel caso di nomina di un tutore, l’assegno è riconosciuto nell’interesse esclusivo del tutelato”, si legge nel testo del provvedimento.

ASSEGNO UNICO PER I FIGLI: LE CONDIZIONI

Come detto, l’assegno è destinato alle famiglie con figli a partire dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età. In presenza di figli disabili, il limite anagrafico decade. 

L’importo è modulato sulla base di tre fattori:

  • l’indicatore Isee;
  • il numero di figli;
  • l’età dei figli (maggiorenni o minorenni).

Se la richiesta viene presentata per i figli maggiorenni fino a 21 anni, l’ammontare dell’assegno si riduce e devono essere rispettate determinate condizioni. Nel dettaglio, il ragazzo o la ragazza deve frequentare un corso di formazione scolastica, professionale o un corso di laurea. In alternativa deve svolgere un tirocinio. Nel caso in cui lavori, il suo reddito complessivo deve essere inferiore agli 8mila euro annui, mentre se disoccupato deve essere registrato e cercare lavoro presso “i servizi unici per l’impiego”. Ok all’assegno anche nel caso in cui la figlia o il figlio svolga il servizio civile universale.

ASSEGNO UNICO: L’IMPORTO E L’ISEE

Tutte le famiglie hanno diritto all’assegno unico, a variare è l’importo che va da un minimo di 50 a un massimo di 175 euro al mese per i figli minorenni e da 25 a 85 euro per i figli maggiorenni.

La cifra dipende dai parametri Isee. A livello generale, l’importo pieno (175 euro o 85 euro al mese) si ottiene con un Isee inferiore ai 15mila euro, mentre l’importo minimo (50 o 25 euro mensili) si ha con un Isee superiore ai 40mila euro. 

ASSEGNO UNICO PER I FIGLI: LE MAGGIORAZIONI 

Sono previste diverse maggiorazioni in base al numero di figli e alla presenza in famiglia di disabili. Una maggiorazione ad hoc di 20 euro al mese, a prescindere dall’Isee, è stata fissata in favore delle mamme sotto i 21 anni. 

Scendendo nei dettagli, per le famiglie con tre figli è prevista una maggiorazione tra i 15 e gli 85 euro a figlio in base all’Isee, con quattro figli o più si riceve un’ulteriore “maggiorazione forfettaria” da 100 euro al mese. Nel caso in cui entrambi i genitori lavorino, ma l’Isee è basso scatta una maggiorazione di ulteriori 30 euro, cifra che diminuirà al crescere dell’Isee fino ad azzerarsi oltre i 40 mila euro. 

Prevista infine una maggiorazione compensativa parziale per colmare le discrepanze tra quanto si riceveva prima sommando incentivi e detrazioni e quanto si riceverà da marzo con l’assegno unico universale.

ASSEGNO UNICO: COME SI CALCOLA L’IMPORTO

Le famiglie che vogliono capire a quanto ammonta il loro assegno, devono effettuare i seguenti calcoli. 

Se l’Isee è pari o inferiore a 15mila euro, l’importo dell’assegno è pari a:

  • 175 euro al mese con 1 figlio, 
  • 350 con due figli,
  • 610 con tre figli, 
  • 970 con 4 figli.

L’importo può arrivare a 1.090 euro al mese nel caso in cui entrambi i genitori lavorano con la maggiorazione di 30 euro per 4 figli, 120 euro in più. A questa cifra vanno aggiunti i 20 euro al mese a figlio in caso di mamma giovanissima.

Con un Isee superiore a 40mila euro si ottengono invece i seguenti importi:

  • 50 euro al mese con un figlio;
  • 100 euro con due figli, 
  • 165 euro con tre figli, 
  • 330 euro con 4 figli.

Anche in questo caso occorre sommare  i 20 euro a figlio se la mamma ha meno di 21 anni mentre non c’è la maggiorazione per i genitori lavoratori.

Ancora diverso l’importo in presenza di figli disabili minorenni per i quali, lo ricordiamo, si ha diritto all’assegno senza limiti di età. In presenza di un figlio minorenne disabile si ha diritto alle seguenti maggiorazioni:

  • 105 euro al mese in più in caso di non autosufficienza, 
  • 95 euro al mese in più in caso di disabilità grave, 
  • 85 euro in più in caso di disabilità media. 

In presenza di figli maggiorenni disabili e fino a 21 anni si ricevono 50 euro al mese in più, mentre sopra 21 anni l’importo della maggiorazione varia in base all’Isee: 85 euro al mese sotto i 15mila euro, 25 sopra i 40mila. 

ASSEGNO UNICO PER I FIGLI: DOMANDA ALL’INPS

L’assegno non arriverà in busta paga, ma sarà erogato direttamente dall’Inps, previa domanda del genitore. Apartire dal mese di gennaio del 2022, la richiesta dovrà essere inoltrata attraverso il portale dell’Inps, oppure tramite i patronati. Il beneficio arriverà direttamente sul conto corrente. 

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