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Amundi integra Pioneer dal 3 luglio: cambio al vertice

Milano sarà uno dei 6 investment hub globali di Amundi, in particolare nel campo della gestione multi-asset, e gli organici con sede in Italia saranno significativamente rafforzati. Il ceo Lombardo lascia

Amundi integra Pioneer dal 3 luglio: cambio al vertice

Amundi sta per integrare formalmente Pioneer e riadattare la sua organizzazione. Il gruppo francese – si legge in una nota – ha ottenuto tutte le necessarie autorizzazioni regolamentari e ha soddisfatto le condizioni sospensive per l’acquisizione di Pioneer Investments, che sarà finalizzata il 3 luglio prossimo, in linea con le aspettative.

Le sinergie saranno in linea con quanto annunciato a dicembre, ovvero sono previsti 150 milioni di euro di sinergie di costi e 30 milioni di sinergie in termini di ricavi, al termine del processo di integrazione implementato nei prossimi due anni.

“Per catturare questo potenziale di crescita e di produttività”, il gruppo ha rivisto il modello di governance della sua organizzazione, con la nomina anche dei responsabili dei principali Paesi. Milano sarà uno dei 6 “investment hub globali di Amundi, in particolare nel campo della gestione multi-asset, e gli organici con sede in Italia saranno significativamente rafforzati”.

L’assetto prevede due divisioni dedicate ai maggiori segmenti di clientela di Amundi. La divisione clienti retail, che serve oggi più di 100 milioni di clienti individuali nel mondo e rappresenta oltre 450 miliardi di euro di masse gestite, sarà diretta da Fathi Jerfel, coadiuvato da Cinzia Tagliabue, che è anche responsabile per l’Italia quale ceo.

La divisione clienti istituzionali e corporate, che ha masse in gestione per oltre 860 miliardi di euro, sarà affidata a Dominique Carrel-Billiard, coadiuvato da Laurent Bertiau. Tra i responsabili delle piattaforme di gestione attiva vi sono Diego Franzin (Equities), Mauro Ratto (Mercati emergenti) e Matteo Germano (Gestioni multi-asset). La divisione Finance and Strategy sarà posta sotto la responsabilità di Nicolas Calcoen, coadiuvato da Domenico Aiello.

L’organizzazione del Gruppo Amundi sarà “globale nei processi di investment management, così come nella gestione delle infrastrutture operative e di controllo condivise, ma avrà anche una dimensione locale, per assicurare uno stretto contatto con la clientela”. La nuova struttura sarà sviluppata in più di 30 paesi. L’azienda sarà guidata da un Comitato Esecutivo, composto dai principali manager operativi in carica nei due gruppi. Tra di loro ci saranno Aiello, Germano e Tagliabue.

Giordano Lombardo, Ceo e Cio di Pioneer Investments – precisa la nota – ha “deciso di esplorare nuove opportunità per la prossima fase della sua carriera professionale e lascerà il gruppo dopo il closing dell’operazione”.

L’acquisizione di “Pioneer è una tappa importante nell’attuazione della strategia di Amundi”, ha commentato il ceo Yves Perrier, sottolineando che l’operazione “permette, da un lato, di consolidare la nostra posizione di leader europeo e, d’altra parte, di rafforzare l’offerta di prodotti e servizi rivolta ai nostri clienti. Il top management e i responsabili chiave sono stati identificati. Amundi è quindi pronta a fare dell’integrazione di Pioneer un acceleratore del proprio sviluppo, a vantaggio dei propri clienti, dipendenti e azionisti”.

L’accordo per il passaggio ad Amundi di Pioneer, il polo del risparmio di Unicredit, per 3,5 miliardi di euro è stato annunciato a metà dello scorso dicembre.

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