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Ambiente: Italia sempre più vulnerabile. La fotografia dell’Istituto di vulcanologia in 3D

Uno studio dell’Istituto di Vulcanologia italiano esamina in 3D la struttura territoriale del Paese. In 30 anni l’Italia ha avuto 22 mila morti e 92 miliardi di euro di danni

Ambiente: Italia sempre più vulnerabile. La fotografia dell’Istituto di vulcanologia in 3D

E’ il momento più opportuno per comprendere meglio l’ambiente nel quale viviamo e il sottosuolo, dopo quello che stiamo vivendo per gli effetti dal cielo. Come per le persone, anche l’Italia è stata sottoposta ad una Tomografia- sismica- ma molto simile ad una TAC clinica. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (ING) ha reso noto una rappresentazione della struttura tridimensionale del Paese fino alla profondità di 80 km. Un esame analitico e visivo per capire meglio la nascita e lo sviluppo delle catene montuose Alpina e Appenninica e gli effetti che si possono avere in superficie. I risultati dello studio “Lithosphere Structure, Processes, and Physical State of the Alpine-Apennine System” sono stati pubblicati sulla rivista “Journal of Geophysical Research”. In questi giorni angosciosi, l’indagine è utile per comprendere cosa effettivamente c’è sotto di noi, oltre agli eventi dall’alto. Molte volte gli eventi arrivano insieme e provocano disgrazie.

Attraverso l’utilizzo della Tomografia Sismica, tecnica, appunto, analoga alla Tomografia Assiale Computerizzata (TAC), è stato possibile determinare come si propagano le onde sismiche compressionali e trasversali. “La formazione delle catene montuose è il risultato dello scontro tra le placche tettoniche, cioè irregolari, in cui è suddivisa la litosfera, ossia la parte più esterna della Terra ”, spiega Pasquale De Gori, ricercatore dell’INGV. Le osservazioni hanno permesso di definire l’evoluzione geodinamica del territorio italiano. A fine 2022 l’Ingv e la Società Geos di Telespazio hanno avviato una collaborazione per nuove strumentazioni da mettere in campo. L’obiettivo è sempre lo stesso: monitorare per prevenire.

L’ambiente italiano osservato speciale in Europa

In questi giorni i geologi hanno descritto ancora una volta l’Italia come un Paese esposto ad ogni tipo di rischio, compreso quello sismico, evidentemente. La stessa Emilia Romagna è stata colpita da un terremoto nel 2012, costato 28 morti e danni ancora in riparazione. Per l’Agenzia europea per l’ambiente, negli ultimi trent’anni, l’Italia ha avuto 22mila morti e 92 miliardi di euro di danni per eventi meteo estremi. Le placche irregoari- dice l’Ingv- sono in perenne e lento movimento e il processo di collisione a cui sono soggette determina lo sprofondamento di ampie porzioni di volumi della litosfera dentro i territori. E’ il fenomeno della subduzione. E’ un’attività da tenere sotto osservazione, se non altro perchè causa importanti variazioni dello stato delle rocce.

“Un modo per studiare queste eterogeneità è quello di calcolare come varia la velocità di propagazione delle onde sismiche da cui sono attraversate in seguito alla genesi di un terremoto”. Le persone non sono adeguatamente informate e questo richiede investimenti in nuove tecnologie, supportate da continui studi scientifici. Gli eventi sismici ,intanto, si ripetono a ritmi impressionanti.

Proprio “partendo dalla registrazione dei terremoti rilevati dalle stazioni della Rete Sismica Nazionale dell’INGV, abbiamo elaborato modelli tomografici in grado di descrivere la propagazione delle onde all’interno della litosfera e di fornire una rappresentazione omogenea della struttura tridimensionale dell’intera regione italiana”, aggiunge Irene Menichelli, prima autrice dello studio e dottoranda in Scienze Geologiche all’Università di Roma Tre. Le Alpi, per esempio, derivano dalla subduzione della placca europea al di sotto di quella africana. La placca adriatica, su cui la settimana scorsa in tre giorni è caduta la pioggia di sei mesi, è nel cosiddetto mantello terrestre sotto gli Appennini. L’Ingv è arrivato a verificare anche lo sprofondamento della porzione più in basso del territorio.

La rete sismica nazionale è parte del progetto europeo AlpArray che accumula altri dati preziosi. Altre osservazioni utili sugli eventi italiani e l’impatto climatico arrivano dall’archivio European severe weather database, Centro di ricerca tedesco, che ha certificato che gli eventi meteo estremi in Italia, in un anno sono aumentati del 73%. Forti piogge, grandinate, trombe d’aria, tempeste di vento, temporali, tempeste di neve, in tutte le Regioni. Cosa succede per questo ? Che il 15 maggio l’Italia ha esaurito tutto il potenziale di rigenerazione ecologica dell’anno. E’ il giorno del Country Overshoot Day lanciato dal Global Footprint Network che studia il consumo delle risorse naturali in tutto il mondo. Dati straordinari. come quelli dello studio dell’Ingv che ci ricordano la fragilità dell’ambiente in cui viviamo. Cioè di una maggiore prevenzione.

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