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Aiuti ai minori: bonus quarto figlio e Fondazioni bancarie in campo

Il primo pagamento sarà effettuato a luglio e sarà al massimo di 500 euro, a beneficio soltanto delle famiglie con Isee interiore a 8.500 euro – Le fondazioni bancarie destineranno al Fondo per il contrasto della povertà minorile 120 milioni l’anno per il triennio 2016-2018, risorse che beneficeranno di sgravi pari a 90 milioni l’anno.

Aiuti ai minori: bonus quarto figlio e Fondazioni bancarie in campo

Le famiglie con almeno quattro figli minori e con Isee inferiore a 8.500 euro potranno incassare un bonus Inps valido solo per l’anno 2015. Il primo pagamento da parte dell’Istituto sarà effettuato il prossimo mese di luglio e sarà al massimo di 500 euro. Le eventuali risorse residue rispetto al budget complessivo di 45 milioni di euro saranno ripartite proporzionalmente con una successiva integrazione. Lo spiega la stessa Inps, che con la circolare n. 70, ha fornito le istruzioni operative per fruire del cosiddetto bonus quarto figlio.

Per ricevere il beneficio non occorre presentare alcuna domanda poiché l’Inps utilizzerà, in automatico, quella già presentata dai beneficiari dell’assegno per i tre figli minori. È necessario però che nel 2015 o nel 2016 sia stata presentata una Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) dalla quale risultino almeno quattro figli minori, di cui il quarto figlio sia nato o sia stato adottato nel 2015. In assenza di una DSU con queste caratteristiche, occorre presentare una nuova dichiarazione entro il 31 maggio 2016.

Per consentire all’Istituto di corrispondere il bonus gli Uffici comunali dovranno completare l’inserimento delle richieste di pagamento relative alle domande di assegno per i tre figli minori già presentate per il 2015. Se queste procedure non saranno terminate il prossimo 31 maggio, i pagamenti del bonus quarto figlio subiranno un ritardo tecnico e l’erogazione da parte dell’Inps sarà effettuata solo nel mese di dicembre 2016.

Un altro intervento a sostegno delle fasce sociali più a rischio arriva dalle fondazioni bancarie, che hanno deciso di destinare al Fondo per il contrasto della povertà minorile 120 milioni l’anno per il triennio 2016-2018, risorse che beneficeranno di sgravi pari a 90 milioni l’anno. Lo ha fatto sapere il presidente dell’Acri, Giuseppe Guzzetti, nel corso della presentazione del Fondo alla quale ha partecipato, tra gli altri, anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Tommaso Nannicini.

Le detrazioni, che si concretizzeranno in crediti d’imposta, “saranno pari al 75% dell’importo”, ha spiegato Guzzetti, riconoscendo un “dialogo positivo” con il Governo dopo che le Fondazioni si erano lamentate per il forte inasprimento del carico fiscale introdotto dalla Legge di Stabilità per il 2015 (424 milioni pagati nel 2014 a fronte dei 100 milioni complessivi del 2011). Un inasprimento di cui l’Acri si lamentò anche perché “ogni euro dato al fisco – ha ricordato oggi Guzzetti – è un euro sottratto alla nostra attività per il sociale”.

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