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Agricole, l’utile raddoppia. Fusione con Creval entro l’anno

Dopo il successo dell’Opa, Credit Agricole guarda all’integrazione con Creval che arriverà nei prossimi mesi “senza difficoltà – Trimestrale positiva, con tutti i parametri in rialzo – Utile in rialzo del 71% per Crédit Agricole Italia

Agricole, l’utile raddoppia. Fusione con Creval entro l’anno

La fusione con Creval arriverà entro l’anno. Lo ha annunciato Crédit Agricole nell’ambito della nota con la quale ha diffuso i conti del primo trimestre, chiuso con utili quasi raddoppiati e ricavi in forte rialzo.

“Sulla base dell’esperienza maturata tramite integrazioni di successo di altre banche, Credit Agricole Italia è fiduciosa di integrare nei prossimi mesi Credito Valtellinese senza difficoltà”, si legge nella nota. L’Opa, d’altronde, si è conclusa con percentuali bulgare, consentendo ai francesi di controllare il 91,167% del capitale di Creval. Grazie a questa fusione l’Agricole “consoliderà la posizione competitiva del gruppo in Italia generando valore per tutti gli stakeholder, le comunità locali e i territori tramite un modello di banca universale completo, al servizio di circa 3 milioni di clienti”, conclude la nota. Ricordiamo che è in programma per il 18 giugno, l’assemblea di Creval che nominerà il nuovo cda targato Crédit Agricole.

Passando ai conti, il primo trimestre del 2021 si è chiuso con un utile pari a 1,75 miliardi, quasi raddoppiato (+93,2% per l’esattezza) rispetto a 908 milioni dello stesso trimestre del 2020. In rialzo dell’8,2% i ricavi, che si sono attestati a 9,05 miliardi.

Cala invece il costo del rischio bancario, arrivato a 537 milioni (da 930 milioni). Sul fronte patrimoniale, il Phased-in CET1 è al 17,3%. Il gruppo francese ha registrato un risultato netto aggregato di 230 milioni (+58%) in Italia nel primo trimestre 2021, di cui 173 milioni di pertinenza del gruppo Credit Agricole (+58%). La crescita del totale dei finanziamenti all’economia è salita a 78,2 miliardi (+1,6%), la raccolta totale a 276,5 miliardi (+14,1%).

La capogruppo quotata, Casa, ha registrato un utile di 1,05 miliardi (+63,9%) e ricavi per 5,4 miliardi. 
Per Crédit Agricole Italia l’utile netto è pari a 83 milioni, in rialzo del 71% ai primi tre mesi del 2020. Sul fronte patrimoniale, il CET1 Ratio è al 13,7%, mentre il Total Capital Ratio è al 19,4%. I ricavi sono saliti del 9,4%, “sostenuti dall’apporto positivo della componente commissionale (+12%)”, si legge nella nota. L’attività commerciale è tornata ai livelli pre crisi, con nuovi prestiti per acquisto abitazione in crescita del 27% e il collocamento di prodotti legati al risparmio gestito in rialzo del 55%. L’incidenza dei crediti deteriorati netti sul totale impieghi risulta in ulteriore riduzione e si attesta al 2,8%.

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