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Agenzie di rating, anche il governo chiede più chiarezza sul loro ruolo

Il deputato del Pd Vannucci chiede, in un’interrogazione alla Camera, di regolamentare maggiormente il giudizio sui debiti sovrani – Il sottosegretario Polillo risponde che non bisogna imporre limiti ai rating ma consentire maggiore competizione tra le agenzie e una campagna di informazione sul loro ruolo di soggetti non indipendenti.

Agenzie di rating, anche il governo chiede più chiarezza sul loro ruolo

All’indomani della raffica di declassamenti piovuti su mezza Europa e su un nutrito pacchetto di banche e assicurazioni, il governo interviene sulle valutazioni e ruolo delle agenzie di rating. L’occasione è stata fornita da una interrogazione in commissione Bilancio della Camera presentata dal deputato del Pd Massimo Vannucci secondo cui la strada da seguire non è tanto la costituzione di una nuova agenzia europea, da contrapporre a quelle già esistenti, quanto piuttosto la regolamentazione del rating dei debiti sovrani, anche alla luce degli errori di valutazione compiuti in passato dalle agenzie.

Per il rappresentante del governo, il sottosegretario Gianfranco Polillo, “non è opportuno introdurre limiti alla valutazione dei titoli di debito pubblico da parte delle agenzie di rating, ma è preferibile condurre una campagna di comunicazione volta a chiarire all’opinione pubblica il ruolo degli organismi di rating che non sono soggetti indipendenti, ma operatori di mercato, nonché il rilievo dei rendimenti dei titoli di Stato, anche nel quadro degli equilibri economici e finanziari internazionali”.

Inoltre, ha aggiunto Polillo, “è condivisibile la posizione della Commissione europea e dell’Eurogruppo sull’opportunità di una maggiore competizione tra le agenzie”. Questo obiettivo si potrebbe perseguire modificando la cornice regolamentare affinché favorsica l’elaborazione di valutazioni del merito di credito del debito sovrano da parte di uno o di una pluralità di soggetti, anche pubblici. “Le proposte della Commissione dovrebbero contemplare anche le misure per ridurre l’eccessivo affidamento sui rating da parte degli operatori finanziari e degli investitori, per migliorare il sistema dei rating dei debiti sovrani, per favorire più in generale la concorrenza, per disciplinarne il regime di responsabilità civile e per eliminare o, quanto meno, ridurre i conflitti di interesse”, ha colcuso Polillo. 

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