Condividi

Addizionali Irpef 2015, dove e quanto aumentano in Italia

Finora sono cinque i governatori che hanno ritoccato le soglie, ma l’insieme dei contribuenti che risiede nelle loro Regioni è pari al 41,1% del totale nazionale – I rincari interesseranno i contribuenti con redditi medi e alti.

Addizionali Irpef 2015, dove e quanto aumentano in Italia

Quest’anno le Regioni otterranno dallo Stato 3,5 miliardi di euro in meno rispetto al 2014 e per compensare i tagli spingeranno sull’acceleratore delle addizionali Irpef, sfruttando la possibilità di alzare l’aliquota fino 3,3% (l’anno scorso il tetto era al 2,3%). Non solo: il calo dei trasferimenti si aggiunge alla normativa sul federalismo fiscale, che non solo induce, ma addirittura obbliga gli enti locali ad aumentare le addizionali Irpef nel caso in cui, in presenza di un deficit sanitario, abbiano mancato gli obiettivi del piano di rientro. La logica è quella di un meccanismo punitivo che si ripercuote solo sui contribuenti.

Come emerge da uno studio della Cgia di Mestre, finora sono cinque i governatori che hanno ritoccato le soglie, ma l’insieme dei contribuenti che risiede nelle loro Regioni è pari al 41,1% del totale nazionale. Fatta eccezione per la Lombardia, negli quattro altri casi (Abruzzo, Emilia Romagna, Liguria e Piemonte) i rincari interesseranno i contribuenti con redditi medi e alti. Nell’analisi non rientra il Lazio, che – pur avendo già approvato un aumento dell’aliquota fino al tetto del 3,33% – si è impegnato a presentare entro aprile un altro provvedimento per esentare dal rincaro i redditi più bassi.

“In linea generale – scrive l’associazione degli artigiani –, gli incrementi d’imposta scatteranno per i redditi con più di 40mila euro: se in Abruzzo il rincaro sarà di 38 euro e varrà per quasi tutti i livelli di reddito, in Emilia Romagna, dove i redditi sino a 39mila euro addirittura ci guadagnano, a partire dai 40mila euro si registrerà un leggero aggravio pari a 2 euro, per arrivare a sfiorare i 1.500 euro di tasse in più per i redditi da 300mila euro. Anche in Liguria i contribuenti con più di 40.000 euro si troveranno un aumento di 5 euro, fino a toccare i 1.560 euro in più per i più ricchi”. 

In Piemonte, invece, “l’incremento delle aliquote comporterà un inasprimento della tassazione molto significativo – prosegue la Cgia di Mestre –. Se per i redditi oltre i 40mila euro si pagherà 53 euro in più, per i redditi superiori si arriverà a pagare oltre 2.500 euro per la soglia dei 300mila euro. Solo i lombardi possono ritenersi soddisfatti: fino ai 100mila euro di reddito non si avvertirà alcuna differenza rispetto l’anno scorso, mentre i contribuenti con un reddito oltre i 150.000 euro pagheranno 5 euro in più, per arrivare a un aumento di 20 euro per i redditi da 300mila euro”.

Occorre ricordare che l’importo delle addizionali regionali relative al 2014 dovrà essere versato nel 2015, mentre quello di competenza per quest’anno si pagherà nel 2016. 

Commenta