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Addio a Gianni De Michelis, l’ultimo dei grandi craxiani

Si è spento a 78 anni Gianni De Michelis, socialista, più volte ministro, ha guidato le Partecipazioni statali, il Lavoro e gli Esteri. E’ stato un protagonista indiscusso della Prima Repubblica

Addio a Gianni De Michelis, l’ultimo dei grandi craxiani

Socialista libero e libertino: la definizione non dovrebbe dispiacere a Gianni De Michelis, pluriministro della Prima Repubblica, uomo dai tanti volti, si è spento oggi, sabato 11 maggio, all’età di 78 anni. Politico di rango e fiero anticomunista per i suoi estimatori; gaudente e “avanzo di balera” per i suoi detrattori, De Michelis è stato ministro delle Partecipazioni Statali, del Lavoro e degli Esteri quando, negli anni conclusivi della sua carriera politica, è caduto il muro di Berlino. E non c’è dubbio che fosse un personaggio complesso, difficile da etichettare solo per i suoi difetti (non pochi) o solo per le qualità, anche queste, non poche: uomo di grandi relazioni internazionali e di grande cultura, politico di qualità travolto da tangentopoli. Le tante sfaccettature dell’uomo e del politico De Michelis sono ben presenti nei diluvio di commenti che piovono su di lui.

Così lo ricorda il presidente della Repubblica Mattarella: «Scompare con la morte di Gianni De Michelis uno dei protagonisti dell’attività di governo dell’ultima parte del Novecento. Intelligente e appassionato esponente della causa socialista ha segnato con la sua azione una significativa stagione della politica estera del nostro Paese, nella fase che faceva seguito al venir meno del contrasto est/ovest. Le sue intuizioni e il suo impegno sulla vicenda europea, dei Balcani, del Medio Oriente e del Mediterraneo, hanno consolidato il ruolo internazionale dell’Italia e contribuito alla causa della pace e della cooperazione internazionale».

Anche i sindacalisti di oggi ne tracciano un ricordo:

Gianni De Michelis era nato a Venezia il 26 novembre 1940, era laureato in Chimica industriale ed è stato docente universitario. Entra in politica nel 1964 con l’elezione a consigliere comunale a Venezia e diventa subito assessore all’urbanistica. Nel 1969 entra nella direzione socialista e poi diventa responsabile nazionale dell’organizzazione del partito. Nel 1976 appoggia l’elezione alla segreteria di Bettino Craxi con cui poi diventa membro della direzione nazionale del partito, presidente del gruppo alla Camera tra il 1987 e il 1988 e vice segretario nel 1993 e 1994. Nel 2001, dopo lo scioglimento del Partito socialista, fonda con Bobo Craxi il Nuovo Psi, che poi confluisce nella Casa delle libertà di Silvio Berlusconi.

“Longtemps, je ne me suis pas couché de bonne heure…”, per lungo tempo non sono andato a letto presto…. Con questa frase e una buona dose di autoironia De Michelis ammetteva uno dei difetti che gli veniva contestato: la passione per le belle donne, le feste e le serate in discoteca. Ma come qualcuno osserva su Twitter ” se n’è andato anche l’On. Gianni De Michelis, che sotto la maschera gaudente nascondeva anche i tormenti di ogni uomo complesso”.

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