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ACCADDE OGGI – Parmalat, nel 2005 inizia il processo al grande crack

Il 28 settembre 2005 partiva la prima tranche del processo sul più grande scandalo di bancarotta fraudolenta e aggiotaggio perpetrato da una società privata in Europa

ACCADDE OGGI – Parmalat, nel 2005 inizia il processo al grande crack

Cade oggi il 14esimo anniversario dall’inizio della prima tranche del processo sul crack Parmalat, il più grande scandalo di bancarotta fraudolenta e aggiotaggio perpetrato da una società privata in Europa.

La prima parte del caso giudiziario ha coinvolto 18 dirigenti del Consiglio d’amministrazione di Collecchio, fra cui Callisto Tanzi. La richiesta di risarcimento alle persone fisiche è arrivata soltanto con il processo successivo.

L’ammanco lasciato da Parmalat fu scoperto verso la fine del 2003, anche se in seguito è emerso che le difficoltà finanziarie del gruppo erano rilevabili già agli inizi degli anni Novanta. Il buco, mascherato dal falso in bilancio, ammontava a circa 14 miliardi di euro.

Nel 2010 Tanzi, patron di Parmalat, è stato condannato nel processo principale a 18 anni di carcere per bancarotta fraudolenta, poi ridotti a 17 anni e 5 mesi in Cassazione (nel 2014). Sono stati condannati anche molti dei suoi collaboratori tra dirigenti, revisori dei conti e sindaci.

Nel 2008, Tanzi è stato condannato anche per aggiotaggio, sempre in relazione alle vicende del crac Parmalat. La pena di 10 anni di reclusione stabilita dal Tribunale di Milano è stata poi confermata in Appello (2010) e in Cassazione (2011).

A pagare il prezzo più alto sono stati però i piccoli azionisti del gruppo di Collecchio, che hanno visto azzerarsi il valore del proprio investimento. I risparmiatori che avevano investito in bond Parmalat, invece, hanno ricevuto un parziale risarcimento.

Nonostante tutto, la società evitò il fallimento grazie allo Stato, che intervenne con il decreto “salva-imprese” (anche noto come “decreto Parmalat”) alla fine del 2004, per poi affidare la direzione dell’azienda all’amministrazione straordinaria speciale di Enrico Bondi, che ha risanato in parte i conti disastrati di Parmalat.

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