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ACCADDE OGGI – Hiroshima: 76 anni fa la bomba atomica

Il 6 agosto del 1945, gli Usa sganciavano la bomba nucleare sulla città giapponese – Fu un crimine di guerra, ma oggi le interpretazioni divergono e il Comitato Olimpico ha vietato la commemorazione a Tokyo

ACCADDE OGGI – Hiroshima: 76 anni fa la bomba atomica

Il mattino del 6 agosto 1945, alle ore 8:15, un aereo dell’Usaf sganciò sulla città di Hiroshima, in Giappone, un ordigno atomico. Tre giorni dopo il bombardamento fu ripetuto su Nagasaki. Il numero delle vittime a Hiroshima fu stimato tra 100 mila e 200mila civili. In quelle giornate il mondo entrò in una nuova fase della storia dell’umanità: quella della scoperta e dell’impiego di armi che avrebbero potuto annientarla.

Per fortuna – anche per gli effetti determinati sul piano etico – nonostante che da quella data sia iniziata la ricorsa al nucleare da parte delle due Superpotenze che dopo la Seconda guerra mondiale si spartirono l’egemonia sull’intero pianeta, il bombardamento delle due città giapponesi è stato il primo e unico utilizzo in guerra di tali armi, sebbene il loro sviluppo abbia registrato una pericolosa impennata negli anni successivi.

L’incubo della guerra nucleare ha oppresso l’umanità per decenni, anche a seguito dell’ingresso di altri Paesi nel club atomico. Anzi sul piano geopolitico potremmo di dire che il mondo – anche se non se ne rende conto – è molto meno sicuro adesso in una situazione di policentrismo nucleare che durante il cosiddetto equilibrio del terrore tra i due imperi sub mondiali. La politica di distensione ha comportato anche accordi di disarmo bilaterale e controllato, nonché un impegno, non sempre coronato da successo, a contenere il numero di Paesi che avessero a disposizione la tecnologia per l’accesso al nucleare.

Tornando ad Hiroshima, a tanti anni di distanza risulta evidente che sono i vincitori a scrivere la storia, perché non c’è dubbio che si sia trattato di un crimine di guerra, certo non più grave – quanto alle vittime civili – al bombardamento con armi convenzionali di Dresda che raggiunsero migliaia di civili persino nei rifugi. Si disse allora – è questa la versione ufficiale – che l’attacco nucleare, che determinò la resa senza condizione del Giappone (la guerra in Europa era finita a maggio) servì a concludere le ostilità senza che gli alleati fossero costretti a sbarcare sul territorio per conquistarlo metro per metro, come era avvenuto il Germania, a costo di centinaia di migliaia di morti.

Altre ricostruzioni – anche negli Usa – sostengono che il Giappone non sarebbe stato in grado di resistere e che si sarebbe arreso comunque. Il bombardamento atomico sarebbe stato deciso per verificare i risultati delle ricerche sulla scissione dell’atomo in cui gli scienziati americani avevano preceduto quelli tedeschi. Non a caso, le prove si erano svolte, poco tempo prima della missione sui cieli del Giappone, nel deserto del Nevada.

Infine, è plausibile che gli Usa intendessero far capire agli alleati – ovvero all’Urss – chi avrebbe comandato a guerra finita. Hiroshima e Nagasaki rappresentano il Calvario dell’umanità. Guai a smarrirne la memoria. Ha sbagliato il Comitato olimpico internazionale a vietarne il ricordo oggi a Tokio. Non si sarebbe trattato di confondere la politica con lo sport ma di valorizzare il significato di solidarietà e di fratellanza che le Olimpiadi diffondono tra i popoli e le nazioni.

One thought on “ACCADDE OGGI – Hiroshima: 76 anni fa la bomba atomica

  1. vitaliano vagnini - Pesaro · Edit

    (Tragici giorni da ricordare: 6 e 9 agosto 1945)
    HIROSHIMA E NAGASAKI

    Il vecchio e la sua fedele compagna
    ricordano nostalgici il passato,
    il giovane progetta il suo futuro,
    non sapendo quanto sarà breve e scuro!

    Una moglie attende il suo amato,
    lo sposo al quale giurò la sua lealtà.
    Ingenui bimbi giocano a far l’amore,
    ma tutto finì quel giorno in un vapore

    Fu un’abbagliante luce mortale
    quell’accecante fungo che nel cielo,
    crebbe nel tempo di un istante
    Cancellando la città e il suo abitante

    Fu Paul che pilotò il bombardiere,
    chiamato con il nome di sua madre.
    Volando alto nel cielo “Enola Gay”
    sganciò la bomba chiamata Little Boy

    Quel milite ha ancor davanti agli occhi
    ciò che nei secoli non si vide mai:
    egli diede il lungo sonno alla vita altrui,
    sonno, che la coscienza tolse pure a lui

    Questi irresponsabili criminali istinti
    han fatto un gran progresso.
    Sono partiti da Caino
    e sono ancora in cammino.

    L’adorator di Marte non è pago
    di seminare distruzione e morte,
    di vedere dissolversi al calore,
    la vita in un istantaneo orrore.

    Continua ad innalzare a questo dio
    patriottici Canti ed epiche Preghiere.
    Continua ad offrir sul suo Altare
    Civili e Militari da scannare

    Quando si convertirà ad altro rito
    il debole e cieco suo seguace
    per esser, senza armi, il vincitore
    d’una guerra d’Amore?

    Ancor nel vento s’ode il grido,
    stridente, di Hiroshima e Nagasaki,
    mentre la coscienza del potente tace
    per quella orrenda strage

    “C’è vita intelligente nello spazio?”
    Viaggiando sulla Luna e Marte
    questo la scienza chiede.
    In terra, purtroppo, non si vede!

    Dov’è il saggio? Dov’è lo scriba?
    Dov’è la voce di chi educa coscienze?
    Non c’è traccia in tutto l’universo
    d’un agire così perverso!

    Fiumi di parole e prosa
    scrivono per esaltar la pace,
    ma rimangono solo teorie
    senza trasformarsi in poesie.

    Vanto è per l’uomo aver prodotto
    l’abbagliante atomico fuoco,
    non luce di verità e sapienza
    ma di stupida demenza

    L’uomo di poter non si ravvide
    vedendo il radioattivo fungo
    disperdersi nell’aria e nel vento
    per seminare morte nel tempo.

    Pregna d’invisibile veleno,
    la mente umana è ottenebrata
    e non desiste dal creare
    un più potente ordigno nucleare

    Or nel mondo son tante le Nazioni
    a gloriarsi d’aver questo strumento.
    stolto vanto, nel gioco di potere,
    la fittizia Pace basata sul timore.

    Ci vogliono fatti e non parole
    per fare un mondo migliore.
    Potrà mai una semplice Poesia
    fermar questa umana follia?

    L’insanguinata mano non si ferma
    dal cercare vanagloria e soldo,
    perché all’uomo di potere non piace
    Vivere… e far vivere in pace!

    Vitaliano Vagnini

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