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Abi: salvataggio banche costerà 2,35 miliardi al settore bancario

Più della metà degli utili stimati nel 2015 per il settore bancario andranno a finanziare il Fondo di risoluzione nato per salvare Banca Marche, Banca Etruria, CariChieti e Cassa Ferrara. Lo sostiene l’Abi che parla di “legnata” per gli istituti di credito italiani.

Abi: salvataggio banche costerà 2,35 miliardi al settore bancario

Il salvataggio di Banca Marche, Banca Etruria, CariChieti e Cassa Ferrara approvato dal Governo attraverso il decreto dello scorso 22 novembre rischia di costare caro all’intero comparto bancario italiano.

Lo sostiene l’Abi, l’Associazione delle Banche Italiane, secondo cui, Il Fondo di risoluzione previsto dall’Esecutivo costerà agli istituti nostrani 2,35 miliardi di euro nel 2015, una cifra che equivale a più della metà dei 4 miliardi di utili stimati per il settore quest’anno. Lo ha detto il direttore generale dell’Abi Giovanni Sabatini in audizione alla Camera.

“Il Fondo risoluzione è finanziato dalle banche che sul bilancio 2015 avranno un onere di 2,35 miliardi per l’avvio del processo di risoluzione e laddove la cessione delle quattro nuove banche e il realizzo deteriorari non si realizzasse, di fatto il decreto ha previsto che la Banca d’Italia può chiedere un altro miliardo (pari a due annualità di contributo al Fondo risoluzione)”, questo quanto dichiarato da Sabatini. 

Una vera e propria “legnata” per utilizzare le parole del presidente Patuelli, che rischia di zavorrare l’intero settore.  

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