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A2A, in Lombardia nasce la “super-Multiutility”

I Comuni di Lecco, Monza e Como hanno dato il via libera all’unione di Acsm-Agam, utility di Como e Monza, Aevv (Valtellina e Valchiavenna), Lario Reti Holding (Lecco e Provincia) e Aspem Varese sotto la regia di A2A

A2A, in Lombardia nasce la “super-Multiutility”

Nasce la nuova Multiutility della Lombardia. Ieri notte si sono tenute tre votazioni decisive per l’unione di Acsm-Agam, utility di Como e Monza, Aevv (Valtellina e Valchiavenna), Lario Reti Holding (Lecco e Provincia) e Aspem Varese. Il tutto sotto la regia di A2A come partner industriale.

Dopo il via libera arrivato nelle scorse settimane da Sondrio, a pronunciarsi favorevolmente, con una delibera di indirizzo, sono stati i consigli comunali di Lecco e Mandello del Lario (rispettivamente primo e secondo socio di Lario Reti Holding), e Monza e Como, anch’essi soci forti della quotata Acsm-Agam insieme con A2A, cui fa capo una quota del 23,9%. Ora, da qui al 22 dicembre, è atteso il semaforo verde di Varese e poi di altri comuni minori del Lariano.

Tra gennaio e febbraio sono attesi ulteriori passaggi a livello societario (cda e assemblee) e politico (ok definitivo da consigli comunali) per chiudere definitivamente l’aggregazione.

Era molto atteso l’ok del Consiglio Comunale di Como, arrivato attorno alle 2 della notte scorsa. Soltanto un anno e mezzo fa, seppur con un’altra maggioranza, lo stesso Consiglio aveva infatti bloccato l’ipotesi di una semplice aggregazione con A2A, spaccandosi esattamente a metà: ieri su 26 presenti i favorevoli sono stati invece 21, cioè maggioranza e Pd. Il progetto è passato con ampie maggioranze anche a Monza, Mandello e Lecco.

In sintesi: una grande condivisione politica dell’operazione, che ora vedrà a gennaio il passaggio nei Cda delle società interessate e a febbraio nelle assemblee e nuovamente nei consigli comunali per il via libera definitivo.

Il risultato finale sarà che tutte le province della Lombardia saranno messe in rete (ad eccezione di Mantova) sotto la regia di A2A. Nella nuova Acsm-Agam, i soci pubblici avranno una quota di poco sopra il 50% e A2A – che consoliderà debito e margini – attorno al 40%. La chiusura dell’operazione è attesa entro la fine del primo semestre.

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