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A Milano già esaurito il rimbalzo di primo mattino

L’indice Ftse Mib è ritornato in territorio negativo, in attesa del responso della Bce sui tassi d’interesse – Cautela anche nelle altre piazze finanziarie europee, mentre continua la corsa del petrolio all’indomani della riunione dell’Opec – A Piazza Affari segno negativo per le banche, in particolare Mps, mentre recupera (finalmente) Maire Tecnimont

Il tentativo di rimbalzo delle Borse si è già esaurito. Alla Borsa di Milano a due ore dall’avvio, l’indice Ftse Mib perde lo 0,4% a 20.192 punti. Anche a Londra, dopo un avvio promettente, l’indice oscilla sulla parità (+0,12%), così come a Parigi (+0,09 il Cac 40). Il mercato è in attesa della conferenza stampa della Bce. Nell’attesa, si surriscalda il fronte dei bond periferici: il rendimento del titolo di stato della Grecia con scadenza 10 anni sale di 13 punti base a 15,88%, il rendimento del titolo portoghese sale di 10 punti base a 9,69%. Il contagio arriva anche all’Italia: il rendimento del Btp sale di 4 punti base a 4,79% ed il differenziale con il bund della Germania si allarga a 176 punti base. Intanto, in una conferenza a Londra, il presidente della Fed di Philadelphia, Charles Plosser, ha voluto minimizzare gli effetti della frenata dell’economia Usa: “Rallentamenti di questo genere sono abbastanza frequenti”, ha detto, aggiungendo che la congiuntura ripartirà con la stabilizzazione dei prezzi del greggio. Il tasso di disoccupazione, comunque, è destinato ad assestarsi attorno all’8,5 per cento a fine anno.

Prosegue, intanto, la corsa del petrolio all’indomani della riunione Opec che non ha visto alcun accordo sull’aumento della produzione: la colomba Arabia Saudita non è stata in grado di convincere i falchi Iran, Venezuela e Algeria. Il future sul Wti sale dello 0,5% a 101,2 dollari il barile, è il terzo giorno consecutivo di rialzo. I rialzi del greggio hanno favorito Eni (+0,5%) , mentre Enel (+0,7%). ha tratto vantaggio dal’overwight di Barclays

Per quanto riguarda Piazza Affari, lo sprint iniziale delle banche è stato di breve durata: sia Mps (-2,2%) che Bpm (-0,2%) tornano in terreno negativo, al pari di Unicredit (-2,2%), Mediobanca (-4,3%) e Intesa Sanpaolo (-1,8%). Rimbalza Unipol (-0,4) , dopo la smentita dei piani per un aumento di capitale. Forte flessione per Azimut (-3,99%) sull’onda della raccolta negativa di maggio (riscatti per 72 milioni); in terreno negativo anche Mediolanum (-1,17%) nonostante la miglior tenuta (153 milioni di raccolta netta) grazie alla maggior incidenza dei contratti con versamenti periodici.

Spettacolare ripresa di Maire Tecnimont, dopo i forti cali che hanno fatto perdere più del 60% del valore da inizio anno, facendo precipitare il titolo sui prezzi del gennaio 2009. Intanto, su Stm (-0,7%) pesano gli effetti del ribasso delle stime di utili di Texas Instruments, altro grande fornitore di Nokia, che nel frattempo registra le dimissioni del responsabile dellì’innovazione tecnologica.

Sul fronte europeo, continua l’offensiva dell’auto tedesca. Bmw annuncia 500 milioni di investimenti negli impianti inglesi della Mini. Nel frattempo, alla Borsa di Francoforte, sale Volkswagen sull’onda delle notizie per cui la casa di Wolfsburg, alla pari di Daimler e Bmw, si accinge a chiedere il taglio delle ferie estive per soddisfare la domanda.

Di buon auspicio per Exor, alle battute finali per la scelta dei compratori di Alpitour, il balzo dell’utile del Club Med (+4% a Parigi) nel primo semestre.

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