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A Catania apre Angiò: la macelleria e gastronomia di mare che tutela le tecniche di pesca sostenibili

Un design minimal, prodotti stagionali e locali con un menù studiato in collaborazione con gli artigiani locali per difendere pratiche di pesca sostenibili di una volta

A Catania apre Angiò: la macelleria e gastronomia di mare che tutela le tecniche di pesca sostenibili

Angiò è il paradiso degli amanti del pesce: una macelleria e gastronomia di mare che nasce con la missione di difendere pratiche di pesca sostenibili destinate a scomparire. È la nuova proposta di Alberto Angiolucci, catanese di nascita, che a meno di 25 anni ha deciso di fare ritorno a casa e tramandare le storie di uomini e donne che del pesce e del mare ne hanno fatto la propria vita.

Dopo anni in giro per importanti cucine italiane, Angiolucci, offre anche prodotti della tradizione e creazioni contemporanee, influenzate dal bagaglio culturale che ha acquisito negli anni al Mudec di Enrico Bartolini, dove era al conseguimento della terza stella, da Mariencò e Motelombroso a Milano e in Sicilia nelle cucine di Shalai e al fianco della Chef Bianca Celano.

Grande attenzione alla provenienza della materia prima, esclusivamente locale, alla stagionalità del pesce e a una politica zero waste grazie all’adozione di tecniche di preparazione, cottura, stagionatura che allungano la shelf-life del prodotto. Il risultato? Un prodotto che rappresenta l’evoluzione del concetto di pesce.

Non mancano le collaborazioni con piccoli artigiani “di terra” che riforniscono Angiò di farine, pasta, aceto balsamico e così via, sempre siciliani.

Il menù di Angiò: macelleria e gastronomia di mare

L’odore salino regna sovrano ad Angiò che propone un menù d’asporto diviso in Dispensa e Gastronomia: da un lato materie prime e prodotti studiati con gli artigiani locali con cui Angiò collabora, ovvero salsicce e salumi di mare, come la mortadella di polpo, il lardo di totano, il chorizo di pagro con paprika di produzione propria, il pesce spada frollato in cera d’api o la salsiccia di san Pietro con tenerumi e nocciole siciliane; dall’altro piatti preparati come la schiacciata (focaccia ripiena catanese) in versione marina o il Wellington di rana pescatrice alla carruba, ripieno di patate, cipolla rossa e menta.

Infine, una carta vini composta da circa 20 etichette provenienti da produttori naturali e biologici dell’Isola che accompagnano i salumi di mare firmati Angiò anche nel momento dell’aperitivo.

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