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Camere di commercio: il Senato respinge (di nuovo) lo stop alla riforma camerale

Respinto a Palazzo Madama l’emendamento che mirava a bloccare gli accorpamenti mancanti, per portare le Camere di commercio da 73 a 60. Prete (Unioncamere):” Procedere al più presto agli accorpamenti”

Camere di commercio: il Senato respinge (di nuovo) lo stop alla riforma camerale

Il Presidente di Unioncamere, Andrea Prete, lancia un appello ai presidenti delle Regioni interessate: procedere il più velocemente possibile agli ultimi accorpamenti fra Camere di commercio previsti dalla riforma del 2015. A seguito della decisione del Parlamento, ancora una volta, di non accogliere un emendamento (in questo caso al DL 21 del 2022, il cosiddetto “taglia-prezzi”), che mirava a bloccare gli accorpamenti mancanti, per portare il numero delle Camere di commercio italiane a 60.

Attualmente le Camere di commercio in Italia sono 73 e la legge prevede che si riducano a 60; gli accorpamenti, spiega Unioncamere, non lasceranno comunque nessun territorio privo della sede e degli uffici camerali.

“Siamo al traguardo di una riforma che si trascina da troppo tempo – ha tuonato Prete -. Già 60 Camere hanno completato gli accorpamenti e in Senato è appena andato a vuoto l’ennesimo tentativo di sospendere le procedure in corso. Facciamo un appello ai presidenti delle Regioni interessate perché completino rapidamente gli adempimenti necessari a chiudere questa vicenda che non può avere altri possibili sbocchi. Occorre dare certezze ai territori interessati e alle imprese che vi operano”, ha concluso Prete.

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