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Zanonato: lunedì riapriranno gli stabilimenti Riva Acciaio

La riapertura degli stabilimenti sarà possibile anche grazie a provvedimenti assunti in giornata dal gip di Taranto, con cui si è garantita agli istituti bancari “la possibilità di riaprire l’operatività bancaria con il gruppo” – Il Ministro ha detto che già da lunedì 1400 lavoratori potranno tornare sul posto di lavoro

Zanonato: lunedì riapriranno gli stabilimenti Riva Acciaio

Lunedì prossimo riapriranno gli stabilimenti Riva. Lo ha annunciato Flavio Zanonato, ministro dello Sviluppo economico, al termine della riunione che si è tenuta oggi presso il dicastero di via Veneto.

Il ministro padovano ha convocato stamattina a Roma il custode e amministratore giudiziario dei beni e dei conti del gruppo Riva finiti sotto sequestro, Mario Tagarelli, i rappresentanti di Riva Acciaio e delle banche che intrattengono rapporti con lo stesso gruppo siderurgico.L’obiettivo dell’incontro era trovare una soluzione al problema dell’accesso e del relativo uso della liquidità esistente sui conti del gruppo, circa 56 milioni di euro secondo l’ultimo aggiornamento, oggi bloccata dal sequestro. Questo per consentire alle aziende di Riva Acciaio di ripartire dopo oltre una settimana di fermo con 1300 lavoratori inattivi.

“La riapertura degli stabilimenti, spiega una nota, sarà possibile anche grazie a provvedimenti assunti in giornata dal gip di Taranto, con cui si è garantita agli istituti bancari la possibilità di riaprire l’operatività bancaria con il gruppo, assicurando che i nuovi incassi della società  Riva Acciaio non saranno oggetto di ulterior isequestri e potranno invece essere utilizzati per i lfabbisogno di continuità aziendale”.

“Grazie al risultato fondamentale raggiunto oggi – ha detto il Ministro – già da lunedì prossimo 1400 lavoratori potranno tornare sul posto di lavoro. In questi giorni abbiamo lavorato con grande impegno e con la collaborazione di tutti per ottenere questo obbiettivo. Continueremo a monitorare e a seguire la situazione per assicurarci che la continuità produttiva sia preservata”.

Per quanto riguarda le somme sequestrate, pari a circa 60 milioni di euro, durante la riunione al Ministero dello Sviluppo economico “è stato individuato un percorso, condiviso dal Gip nel proprio provvedimento, volto a reimmettere a breve nel ciclo dei pagamenti aziendali anche gli importi sequestrati. Talepercorso introduce l’accantonamento progressivo, tramite un piano economico finanziario che sarà predisposto nei prossimi giorni, di un importo pari alle risorse che verranno liberate dal sequestro, sotto lo stretto controllo dell’amministratore giudiziario'”.

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