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Webuild e Saipem insieme in Australia per un contratto da 2,56 miliardi di euro

L’impianto che avrà una capacità produttiva di oltre 2 milioni di tonnellate di urea l’anno, sarà il più grande in Australia e uno dei maggiori al mondo e garantirà i più elevati standard di sostenibilità dei processi produttivi.

Webuild e Saipem insieme in Australia per un contratto da 2,56 miliardi di euro

Webuild, tramite la sua controllata australiana Clough, in joint venture con Saipem hanno raggiunto l’accordo finanziario per un contratto del valore di 2,56 miliardi di euro nel settore dei fertilizzanti per la realizzazione di un impianto che sarà il più grande in Australia e uno dei più grandi al mondo.
“E’ stato raggiunto il raggiunto il financial closure e le altre condizioni contrattuali necessarie per l’avvio del contratto da 2,56 miliardi di euro di valore complessivo’ per la realizzazione dell’impianto per la produzione di urea “Ceres” per conto della Perdaman Chemicals and Fertilisers in Australia occidentale” spiega un comunicato. Il titolo Webuid a Piazza Affari a metà seduta quota invariato a 1,93 euro

Sarà uno dei maggior impianti al mondo del settore

Webuild, che aveva avviato le trattative con Perdaman già a maggio dello scorso anno, entra così nel segmento della produzione di urea, un prodotto di grande importanza per sostenere l’agricoltura in un’ottica di food security, grazie anche alle competenze tecniche acquisite con Clough.
L’impianto che avrà una capacità produttiva di oltre 2 milioni di tonnellate di urea l’anno, sarà il più grande in Australia e uno dei maggiori al mondo e garantirà i più elevati standard di sostenibilità dei processi produttivi.
“Grazie a questo contratto, Webuild entra in nuovo promettente segmento di mercato, quello della produzione di urea, la cui domanda è in crescita su scala globale” ha detto Pietro Salini, Amministratore Delegato Webuild precisando che questo contratto “conferma quanto già annunciato nella Roadmap al 2025”.
“Saipem vanta un’esperienza e un track record unici nella costruzione di complessi di urea/ammoniaca” dice Fabrizio Botta, Chief Commercial Officer di Saipem. “Il progetto rappresenta un riferimento a livello mondiale in termini di elevata efficienza energetica e grado di modularizzazione. Le emissioni di CO2 da fumi sono ridotte al minimo e la maggior parte della CO2 viene catturata direttamente nel processo di precombustione, secondo uno schema di progettazione tipico dei progetti Blue Ammonia”. Il contratto Clough-Saipem prevede l’ingegneria, il procurement, la costruzione, il pre-commissioning e il commissioning del nuovo impianto, per la cui costruzione, si stima saranno creati in media 2.000 posti di lavoro.

Una tecnologia all’avanguardia per la sintesi dell’ammoniaca

Tecnicamente, l’impianto permetterà di produrre urea fertilizzante attraverso la trasformazione di gas naturale prima in ammoniaca e successivamente in urea. La joint venture integrerà l’impianto con la nuova tecnologia all’avanguardia per la sintesi dell’ammoniaca SynCOR Ammonia™, della Topsoe, rendendo così Ceres il più grande impianto di ammoniaca al mondo su singola linea, mentre per i processi di produzione di urea saranno impiegate tecnologie proprietarie Snamprogetti™.

L’impianto prevede anche un sistema di controllo di eccellenza che assicurerà la massima qualità dell’urea prodotta. L’impianto Ceres sarà all’avanguardia in termini di ottimizzazione dell’efficienza energetica e di riduzione delle emissioni. È stato infatti progettato per ridurre al minimo le emissioni industriali e il carbon footprint della produzione di fertilizzante. Perdaman e la joint venture hanno assunto l’impegno di rendere l’impianto net carbon zero entro il 2050 e stanno implementando le migliori best practices in termini di riduzione di gas serra, a conferma del proprio impegno per mitigare il cambiamento climatico.

Continua il percorso di Webuid in Australia, con un portafoglio lavori di 12 miliardi

Webuild continua il processo di crescita in Australia, che già oggi rappresenta il secondo mercato più grande per il Gruppo dopo l’Italia, e registra un portafoglio lavori di 12 miliardi, includendo i contratti per cui ad oggi il Gruppo risulta preferred bidder e il backlog acquisito con Clough. I contratti in essere includono la realizzazione di parte del progetto di mobilità sostenibile “Sydney Metro-Western Sydney Airport metro line” che collegherà la città di Sydney al nuovo aeroporto, e il North East Link, che completerà la circonvallazione di Melbourne.

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