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Wall Street spinge le Borse: a Milano lusso, auto, utilities ok

Moncler e Ferrari fanno da apripista ai rialzi di Piazza Affari (+1,13%) : bene anche Terna e Snam – Vendite sul risparmio gestito e sui petroliferi – Vola Wall Street; grande eccitazione per lo split di Tesla.

Wall Street spinge le Borse: a Milano lusso, auto, utilities ok

La speranza di un vaccino contro il Covid in tempi relativamente rapidi e l’accelerazione del petrolio sostengono oggi i mercati. I listini europei chiudono un’altra seduta in progresso, dopo aver allungato il passo nel pomeriggio grazie dall’avvio intonato di Wall Street. Piazza Affari sale a 20.437 punti, +1,13% e archivia la quarta giornata consecutiva in rialzo. Restano effervescenti le banche e si riaccende il lusso. Nel resto d’Europa: Francoforte +0,83%; Parigi +0,9%; Madrid +0,42%. Il balzo maggiore avviene a Londra, +2,11%.

Il pil del Regno Unito è crollato nel secondo trimestre, -20,4%, meno però del previsto (-20,5%). Dopo il -2,2% del primo trimestre il paese si trova in recessione tecnica, anche se il mese di giugno ha dato notevoli segnali di ripresa, +8,7%. Insomma alla fine c’è quasi da festeggiare, soprattutto se si scommette su ulteriori misure di stimolo a sostegno dell’economia travolta dal coronavirus. Bene Zurigo che si apprezza dell’1,11% e, fuori dal listino principale, vede Sunrise impennarsi del 26,6%, a seguito dell’offerta del fondo anglo americano Liberty Global. Una mossa che ha impresso una spinta rialzista a tutto il settore europeo delle telecomunicazioni. 

A spazzare via le ultime nubi, nel pomeriggio, sono arrivati poi i venti dell’ovest: Wall Street sta accelerando, nonostante lo stallo sul nuovo disegno di legge per far fronte alla crisi economica da pandemia. Fra i titoli Tesla scambia in rialzo del 9% dopo aver annunciato uno split azionario nel rapporto di cinque a uno nel tentativo di rendere le proprie azioni più accessibili per dipendenti e investitori.  Il produttore farmaceutico Moderna guadagna circa l’1,5% dopo aver stipulato un accordo con gli Stati Uniti per produrre 100 milioni di dosi del suo potenziale vaccino contro il Covid-19 per circa 1,5 miliardi di dollari.

Sul mercato valutario l’euro recupera posizioni contro il dollaro e scambia a 1,179. L’oro torna in verde e supera a 1946 dollari l’oncia (+1,77%). Si apprezza il petrolio favorito dal calo delle scorte settimanali Usa superiore alle attese. Il Brent guadagna il 1,8% e scambia intorno a 45,30 dollari al barile. L’Opec però avverte: il calo della domanda mondiale nel 2020 sarà maggiore delle stime e la ripresa del prossimo anno si troverà ad affrontare grandi incertezze. 

I mercati continuano a dibattersi così fra ottimismo e preoccupazioni, attenti all’andamento della pandemia e affamati degli interventi dei governi e della banche centrali. La grande corsa ai vaccini e la speranza di un loro imminente arrivo sostiene l’appetito per il rischio L’istituto tedesco di riferimento per il controllo e la prevenzione delle malattie infettive, Robert Koch, rende noto oggi che il primo vaccino contro il coronavirus potrebbe essere disponibile già in autunno, ma ha avvisato che potrebbe volerci più tempo per riuscire a controllare la pandemia.

In questo contesto la corsa odierna delle big di Piazza Affari viene vinta da Moncler, +3,64%. Brilla Ferrari +2,67% ( un trader, interpellato da Reuters, e cita il forte incremento del prezzo obiettivo da parte di un grosso broker Usa a circa 226 euro da 153 euro precedente).

Fuori dal paniere principale archivia un’ottima seduta Ferragamo 4,17%. I progressi sono considerevoli per le utility: Terna +2,69%, Hera +2,29%; Snam +2,22; Enel +1,83%. Recupera Inwit +2,46%. Nel petrolio il migliore è Eni, +1,56%. Banche sempre sulla cresta dell’onda: Bper +1,28%, che si abbassa però un po’ nel finale. Prese di beneficio per Banco Bpm -0,79%, dopo il balzo di ieri.

Cala lo spread: 141 punti base (-0,88%), con un rendimento del Btp di 0,96%. Nel collocamento odierno il Tesoro ha emesso 6 miliardi di Buoni a 12 mesi scadenza 13/08/2021 spuntando un rendimento pari a -0,192%, in flessione di 7 centesimi rispetto all’asta del mese precedente. Buona la domanda che si è attestata a 12,186 miliardi di euro, con un rapporto tra domanda e offerta pari a 1,74. Il bisogno di liquidità spinge il Tesoro a tornare alle aste di Ferragosto (dopo 10 anni) e domani saranno in vendita tre scadenze a coprire le necessità di breve, medio e lunghissimo termine.  

Tornando all’azionario, gli investitori vanno all’incasso su Cnh -2,06%, Saipem -1,9%, Finecobank -1,8%, Unipol -1,07%, dopo i recenti guadagni.

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