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Vuelta, Froome sempre più leader

Il francese Alaphilippe precede Maika e Polanc. Froome attacca con Contador sulla salita finale staccando di altri 17” Nibali, Aru e Chaves. La Sunweb mette fuori corsa Barguil per aver disatteso gli ordini di scuderia non assistendo il suo capitano Kelderman vittima di un incidente nella tappa di Cuenca.

Vuelta, Froome sempre più leader

Tappa dopo tappa, lentamente ma inesorabilmente, Chris Froome sta mettendo le mani sulla Vuelta: anche ieri nell’ottava frazione da Hellin a Xorret de Cati è bastata l’erta omonima posta a un passo dall’arrivo – 5 km di pendenza media del 9% con punte fino al 20% – per offrire al britannico l’occasione di attaccare staccando i suoi rivali più vicini alla sua maglia rossa. Solo un Contador, sempre più straordinario in questa ultima sua recita sul palcoscenico mondiale del ciclismo, ha resistito alle sparate di Froome. Per tutti gli altri, da Nibali ad Aru, da Van Garderen a Chaves e Roche, è stato giocoforza concedere altri secondi – per l’esattezza 17 – a quello che appare sempre più il padrone della Vuelta. Ora Froome guida la classfica con 28” su Chaves, 41” su Nicholas Roche, 53” su Nibali, 58” su Van Garderen, 1’06” su Aru. Contador, che paga il ritardo accusato nella terza tappa ad Andorra la Vella, sta risalendo posizioni ma resta lontano a 3’17” dal leader inglese. La Vuelta è lunga e dura e la classifica, anche se parla sempre più favore di Froome, resta ancora troppo per emettere già sentenze definitive. Ma la doppietta Tour-Vuelta mai come quest’anno appare a portata di mano di Froome, che sarebbe il terzo corridore a centrarla dopo Anquetil e Hinault. 

La frazione, come spesso capita, ha avuto una doppia corsa, una per la vittoria di tappa con davanti una fuga iniziale di 18 corridori, l’altra – di cui si è detto – per la maglia rossa dietro nel gruppo dei migliori sgretolato da Frooome nella salita a 3 km dal traguardo. Ed è su questa salita che hanno piantato la compagnia, per giocarsi la tappa, il francese Julian Alaphilippe, Rapha Maika e Jan Polanc, il vincitore della tappa dell’Etna dell’ultimo Giro d’Italia. Ai piedi dell’erta di Xorret de Cati, il portoghese Nelson Oliveira della Movistar, il miglior piazzato in classifica dei 18 battistrada, 22esimo a 3’02”, era ancora maglia rossa virtuale avendo ancora i fuggitivi un vantaggio di 3’20” sul gruppo di Froome. Alaphilippe era bravo a non perdere le ruote di Maika e Polanc che l’hanno attaccato in salita. Il francese, reduce da una tormentata stagione con una complicata operazione al ginocchio, ha così potuto far prevalere la aua migliore qualità di finisseur nella partita a tre, precedendo di 2” Polanc e Maika. Oliveira giungeva quinto a 28”. Contador e Froome, in forte recupero nel finale, erano i primi big a tagliare il traguardo a 1’27”. Nibali e Aru sono arrivati a 1’44”. 

La vittoria di Alaphilippe avviene nel giorno in cui il miglior francese in classifica, Warrem Barguil,  leader degli scalatori all’ultimo Tour in cui ha vinto anche due tappe, tra cui quella prestigiosa in cima all’Izoard, è stato invitato, alla partenza di ieri, ad abbandonare la Vuelta dal team manager della sua squadra, l’olandese Sunweb, quella che ha vinto il Giro con Tom Dumoulin. La motivazione: per aver disatteso gli ordini di scuderia non assistendo Wilco Kelderman, vittima di un incidente meccanico che gli ha fatto perdere 17” nei confronti di Froome nella tappa di Cuenca di venerdì, vinta dallo sloveno Matej Mohoric. Una decisione accettata amaramente da Barguil che avrebbe potuto essere un protagonista sulle tante montagne della Vuelta. Ma gli olandesi avevano scelto Kelderman come capitano unico alla Vuelta e sono stati inflessibili con Barguil, sempre più convinto e contento di lasciare la Sunweb per correre l’anno prossimo per la francese Fortuneo. Barguil era 13esimo a 1’43” da Froome e precedeva di poco lo stesso Kelderman.

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