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Visco: “Rischio enorme nel 2011, evitare che si riproponga”

Il governatore della Banca d’Italia parla del rischio corso dal Paese nel novembre del 2011: “Non si è materializzato, ora però bisogna evitare che si riproponga” – “Serve un disegno organico rivolto al futuro e ai giovani” – “I mercati hanno risentito del voto, ma non hanno punito i titoli di Stato”.

Visco: “Rischio enorme nel 2011, evitare che si riproponga”

“Serve un disegno organico rivolto al futuro, per evitare che si ripropongano i rischi“. A dirlo è Ignazio Visco, facendo il punto sulla situazione italiana dopo il voto in un’intervista con Il Sole 24 Ore. Nel novembre del 2011, secondo il governatore della Banca d’Italia, “abbiamo corso un rischio enorme, reale, un rischio che la gente ha rimosso perché non si è materializzato. Era enorme e reale allora e bisogna mettere le condizioni, fare le cose e comunicarle, perché non si riproponga”. 

“I mercati ne hanno risentito – dice riferendosi al risultato delle elezioni – ma non hanno punito il titolo Italia“, dal momento che i tassi dell’asta Btp, seppure saliti, sono rimasti sotto la soglia del 5%. “Chi investe sul debito pubblico italiano sono innanzitutto le stesse famiglie che hanno votato in questi giorni e non vanno deluse. Occorre un disegno organico rivolto al futuro che sappia parlare soprattutto ai giovani”.

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