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Visco, oggi le Considerazioni finali fra banche, manovra e Italexit

Il Governatore presenterà oggi le tradizionali Considerazioni finali della Banca d’Italia, le ultime del suo prima mandato a via Nazionale – Il mercato aspetta con attenzione eventuali riferimenti a Mps, Veneto Banca e Pop vicenza – Attesa anche una netta presa di posizione su Italexit

Visco, oggi le Considerazioni finali fra banche, manovra e Italexit

Banche, euro, manovrina e congiuntura economica. Sono questi gli argomenti più attesi fra quelli che toccherà oggi Ignazio Visco. Come ogni anno, il governatore della Banca d’Italia pronuncerà oggi le Considerazioni finali, le ultime della sua prima gestione in Via Nazionale. Si tratta di un appuntamento tradizionale, a cui da sempre prendono parte le maggiori personalità della finanza e dell’economia italiana. I membri del governo, invece, sono tenuti a non presenziare, in segno di rispetto per l’autonomia della Banca centrale.

Non è ancora chiaro se Visco terrà anche le Considerazioni dell’anno prossimo. Il suo mandato terminerà il prossimo 31 ottobre e sulle possibilità di rinnovo c’è ancora incertezza. I rapporti di Visco non sono dei migliori con l’ex presidente del Consiglio, Matteo Renzi. In compenso, il numero uno di Palazzo Koch può contare sull’appoggio del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, e del presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi.

Tornando alle considerazioni di oggi, il mercato attende con particolare interesse le parole di Visco sul sistema bancario italiano. In particolare, a catalizzare l’attenzione saranno i riferimenti agli istituti che attendono il via libera agli aiuti di Stato per sopravvivere. Per il Monte dei Paschi di Siena dovrebbe arrivare a breve il via libera della Commissione europea all’ingresso dello del Tesoro nel capitale.

Più complicata la situazione di Veneto Banca e della Banca Popolare di Vicenza, a cui Bruxelles ha imposto di trovare un miliardo in più di capitali privati. In assenza di queste nuove risorse, alle due banche venete sarà preclusa la strada del salvataggio pubblico e almeno una delle due rischierà il bail-in. L’ipotesi in realtà è stata esclusa dal ministro del Tesoro, Pier Carlo Padoan, ma il problema è ancora lontano da una soluzione e oggi Visco, che ha più volte proposto una revisione del bail-in, potrebbe fornire indicazioni utili a diradare la nebbia.

Dal Governatore si attende poi una presa di posizione netta su un altro tema che negli ultimi mesi ha acceso il dibattito politico-economico (in particolare dopo la pubblicazione di un controverso report targato Mediobanca), quello su “Italiexit”: la possibilità, esclusa dai Trattati, che il nostro paese abbandoni l’euro per recuperare la sovranità monetaria.

Infine, Visco dovrebbe dedicare altri passaggi delle sue considerazioni alla manovrina varata lunedì dalla commissione Bilancio della Camera (quella che Bruxelles ci ha imposto per correggere di 3,4 miliardi i conti pubblici del 2017) e più in generale alla congiuntura economica attraversata dal Paese, alle sue prospettive di crescita e alla robusta manovra da 30 miliardi che dovrebbe essere varata in autunno nella prossima legge di Bilancio.

Su tutto questo avrà un peso decisivo la politica monetaria della Bce, che Visco contribuisce a determinare in quanto membro del Consiglio direttivo di Francoforte. Su questo fronte, di certo il numero uno di Bankitalia confermerà il proprio appoggio alla posizione di Draghi, che lunedì ha ribadito la necessità di proseguire con le misure straordinarie di sostegno all’economia e ai prezzi ma forse metterà in guardia il Paese sulla necessità di prepararsi al dopo e cioè alla fine del Qe, che potrebbe essere difficile per chi ha il fardello di un debito pubblico molto alto.

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