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Visco: non basta il Recovery, servono coesione e riforme

Il Governatore della Banca d’Italia parla al Congresso dell’Assiom Forex con l’occhio alle trattative per la formazione del Governo condotte dal suo predecessore Mario Draghi – Il saluto del presidente di Intesa Sanpaolo, Gros-Pietro.

Visco: non basta il Recovery, servono coesione e riforme

“Il successo della campagna di vaccinazione sarà fondamentale per stabilizzare la ripresa”, ha esordito il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco parlando da remoto al 27° Congresso Assiom Forex. Il Covid-19 resta la prima emergenza con cui l’economia italiana deve fare i conti, che registra una nuova flessione (-6,6% in ragione d’anno) nel quarto trimestre del 2020.

Certo per risalire la china c’è il Recovery con la pioggia di miliardi di euro (in parte sussidi a fondo perduto e in parte prestiti) che l’Europa ci ha messo a disposizione ma per una svolta della crescita serve altro secondo Visco che sembra parlare tenendo d’occhio il tentativo dell’ex Governatore Mario Draghi di dar vita al un governo “di alto profilo” e di “salute nazionale”. Non per caso, nel suo intervento, Visco ha posto l’accento su due elementi fondamentali come la coesione sociale e le riforme, che vengono spesso trascurate ma che sono essenziali per ricevere i finanziamenti del Recovery.

“Superata l’emergenza, le misure – ha spiegato il numero uno di Via Nazionale – le misure dovranno costituire un ponte verso la realizzazione di riforme ed investimenti per ritrovare la via dello sviluppo”. “Nel breve periodo – ha aggiunto Visco – vi sono rischi, ma è possibile, coltivando una visione di più lungo termine, fare meglio di quello che suggeriscono le proiezioni tendenziali”. L’economia stenta a ripartire, ha sostenuto Visco nel suo speech, anche per il clima di incertezza che non aiuta i consumi: “I sondaggi condotti dalla Banca d’Italia alla fine di novembre indicano che la
spesa per consumi è frenata dai timori di contagio, oltre che da ragioni precauzionali di ordine economico. Sono aumentati i nuclei familiari che prevedono di spendere meno del proprio reddito annuo nei prossimi dodici mesi; le aspettative di risparmio interessano anche una quota non piccola (dell’ordine del 20%) delle famiglie che si attendono una riduzione del reddito.

L’aggravarsi dell’emergenza sanitaria, ha detto ancora il governatore della Banca d’Italia, si è riflesso anche nelle valutazioni delle imprese sulle condizioni per investire: “Esse sono tornate a peggiorare, pur lievemente, negli ultimi mesi del 2020, con particolare intensità in alcuni comparti del settore dei servizi, dove opera un elevato numero di aziende con limitate capacità di far fronte agli shock”. “Le nostre proiezioni prefigurano una ripresa dell’attività produttiva dalla primavera: questo scenario centrale dipende in modo cruciale da una progressiva attenuazione dell’epidemia nel corso dei prossimi mesi. Un recupero deciso dell’economia richiede inoltre che si riattivino consistenti decisioni di investimento. E’ però probabile che il rafforzamento dei consumi, in particolare nel settore dei servizi, sarà lento”.

Al Congresso del Forex ha portato il saluto iniziale il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, secondo cui le banche hanno retto alla terribile emergenza sanitaria ed economica che ha investito anche il nostro Paese e restano al centro del cambiamento necessario ma devono fare in modo che il miglioramento delle performance economiche e finanziarie si accompagnino sempre alla sostenibilità ambientale e sociale.

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